Anche se può sembrare strano da credere, anche i pini possono crescere in casa. La coltivazione, infatti, può iniziare in vaso e, in un secondo momento continuare in piena terra. A partire da una semplice pigna, in poche settimane si potrà ottenere un piccolo alberello di pino. Ecco, allora, cosa c’è da sapere se vuoi piantare una pigna e come scegliere quella giusta.
Come far crescere un pino da una pigna
Il primo passo per piantare una pigna è scegliere quella giusta. Assicurati di selezionare una pigna che sia giovane e ben chiusa, poiché contiene i semi necessari per la germinazione.
Una volta che la pigna si è aperta, infatti, perde tutti i suoi semi e, di conseguenza, la capacità di germogliare. Una volta raccolta, dovresti lavarla utilizzando acqua e zolfo calcico. Il trattamento permette di uccidere eventuali parassiti o spore di funghi, i quali rovinerebbero sicuramente la coltivazione.
Dopo averla lavata, deve essere lasciata ad asciugare in un luogo caldo e asciutto. Questo processo può richiedere diverse settimane, durante le quali la pigna si aprirà naturalmente, rilasciando i semi.
Dopo che la pigna si è aperta, raccogli i semi che si trovano all’interno. Questi semi devono essere puliti e preparati per la semina, oltre a essere piantati a una profondità di 1-2 centimetri. In alternativa, potrai anche solo sotterrare la base della pigna e innaffiare frequentemente.

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Quanto ci mette una pigna a maturare
Una delle chiavi per il successo è ovviamente scegliere la pigna giusta, in quanto una troppo matura o un’altra troppo acerba potrebbero non contenere i semi per far crescere il pino In generale, una pigna impiega dai 18 ai 36 mesi per maturare completamente.
Questo periodo può variare a seconda della specie di pino e delle condizioni climatiche. Durante questo tempo, la pigna passa attraverso diverse fasi di sviluppo, iniziando come un piccolo cono verde che gradualmente si ingrandisce e cambia colore man mano che i semi al suo interno maturano.

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È utile mettere una pigna in acqua?
Dopo aver lavato la pigna con una soluzione di acqua e zinco, potrebbe anche esser utile mettere una pigna in acqua. Questo processo, noto come stratificazione umida, ammorbidisce il rivestimento esterno dei semi, facilitando la germinazione. È importante immergere solo i semi e non l’intera pigna, poiché quest’ultima potrebbe deteriorarsi se esposta all’acqua per lunghi periodi.
Quali sono le caratteristiche del Pino domestico?
Il Pino domestico, il cui nome scientifico è Pinus pinea, è una delle specie di alberi più iconiche dei Paesi mediterranei. Questo albero è facilmente riconoscibile per la sua chioma a ombrello che si espande in larghezza, abbellendo sia parchi pubblici che giardini privati. È una pianta sempreverde, il che significa che mantiene il suo fogliame durante tutto l’anno.
Se stessi pensando di trapiantare il tuo pino in terra per farlo crescere, dovrai tenere in considerazione alcune delle caratteristiche distintive di quest’albero, soprattutto in fatto di altezza, dimensioni e necessità di cure. In particolare:
- Questo albero può raggiungere altezze di 12-20 metri, con un tronco robusto e una corteccia spessa e rugosa di colore grigio-marrone.
- Le foglie del Pino domestico sono aghiformi, lunghe e sottili, raggruppate in coppie.
- Le pigne del Pino domestico sono grandi e arrotondate, contenenti semi noti come pinoli, apprezzatissimi in cucina.
- Questo pino è noto per la sua longevità, potendo vivere fino a 200 anni. Non a caso, anche l’albero più antico del mondo appartiene a questa specie. Ma anche, di rimando, nella sua crescita lenta. Impiega circa 11 anni per crescere circa 2 metri.
- Infine, fornisce rifugio a diverse specie animali e contribuisce alla stabilizzazione del suolo nelle aree costiere.

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