Nella Sicilia settentrionale, nella provincia di Messina, si trova una città dal nome molto curioso. Barcellona (sì, come la città spagnola), ma Pozzo di Gotto, un comune di circa 40.000 abitanti che si affaccia sul Mar Tirreno e le isole Eolie, alle spalle dei monti Peloritani. Questa cittadina del messinese è la più popolosa dopo il capoluogo di provincia. Oltre a essersi affermata come meta turistica per chi si ritrova a visitare l’isola, Barcellona Pozzo di Gotto nasconde anche una storia particolare. Scopri di più su questa meta e su una delle zone meno chiacchierate della Sicilia.

Le origini di Barcellona Pozzo di Gotto e la sua storia

La storia della città risale addirittura all’epoca greco-romana. Il nome originale della cittadina era Echetla, fondata proprio dai greci intorno al V secolo a.C per poi passare sotto il controllo dei romani. La sua posizione strategica l’ha posta al centro di diverse contese nel corso dei secoli.Come molti territori della Sicilia, verso la seconda metà del XVI secolo la città è passata sotto il controllo della Spagna e degli aragonesi, che la rinominarono Barcellona in onore della controparte catalana. 

Il suo nome attuale risale al 1600, periodo in cui la dominazione spagnola cedette il passo agli Asburgo e in seguito ai Borboni. Il comune ha subito diverse dominazioni, compresa un’invasione dei pirati nel XVII secolo e l’occupazione francese nel XIX secolo. Dopo aver superato il grande terremoto del 1783, la città tornò al centro dello scacchiere economico e sociale con l’Unità d’Italia.

Barcellona Pozzo di Gotto

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Perché Barcellona Pozzo di Gotto si chiama così?

Si è discusso a lungo sull’origine di un nome tanto particolare. Fra le teorie più accreditate, c’è chi sostiene che il nome deriva dalla somiglianza geografica tra la Barcellona spagnola e la cittadina messinese: la prima ha i Pirenei alle spalle e si affaccia sul Mediterraneo, la seconda si erge oltre i Peloritani e si affaccia sul golfo di Patti verso il Mar Tirreno. Altri ancora ricollegano il nome alla famiglia dei Crinò, commercianti barcellonesi che giunsero in Sicilia negli ultimi decenni del 1400 in fuga dai turchi e si stabilirono dove si trova l’odierna Pozzo di Gotto.

Il nome “Pozzo di Gotto” fa effettivamente riferimento a un pozzo, costruito nel XV secolo per irrigare le terre di un certo Nicolò Goto e intorno al quale si sviluppò un piccolo villaggio separato dal centro principale. L’unione delle due località, concretizzatasi nel 1800, ha portato alla denominazione attuale.

Per cosa è famosa Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia

Pur trattandosi di una città meno popolare rispetto ai grandi capoluoghi della regione, Barcellona Pozzo di Gotto è famosa per i suoi paesaggi e le diverse attrazioni raggiungibili da e oltre il centro urbano.

  • La spiaggia di Mongiove è fra le principali mete estive, con la sua sabbia fine e l’acqua alta e cristallina.
  • All’interno della città spiccano strutture storiche quali la Chiesa Madre di San Sebastiano, con la sua splendida architettura barocca che troneggia con la sua cupola su tutta la città.
  • Oltre alla Chiesa di San Giovanni Battista, appena fuori dal centro storico si trova il Santuario di Sant’Antonio, convento secentesco di grande fascino.

Al di là dei suoi monumenti, Barcellona Pozzo di Gotto è celebre anche per le sue celebrazioni di carattere religioso e folkloristico: la più importante è la festa di San Rocco, che si svolge il 17 agosto e prevede una processione in cui il santo viene trasportato su una nave per tutta la costa barcellonese. Da citare anche le celebrazioni pasquali, caratterizzate da carri e “vare” sulla scia di quelle spagnole, come molti altri comuni siciliani che ne hanno subito la dominazione. 

Chiesa di San Sebastiano, Barcellona Pozzo di Gotto

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Come raggiungere Barcellona Pozzo di Gotto in auto e treno

Barcellona Pozzo di Gotto è facilmente raggiungibile in auto percorrendo l’autostrada. Le uscite principali si trovano sulla A20 Messina-Buonfornello (uscita Barcellona Pozzo di Gotto o uscita Milazzo-Isole Eolie) e sulla A18 Messina-Catania/Siracusa-Rosolini (uscita Roccalumera o uscita Messina Sud-Tremestieri).

La cittadina è anche raggiungibile in treno tramite la stazione di Barcellona-Castroreale, gestita da RFI. Dalla stazione è possibile anche usufruire di vari scambi con le linee di trasporto pubblico. Per chi raggiunge la Sicilia in aereo, invece, i due scali potenziali sono l’aeroporto di Reggio Calabria e l’aeroporto di Catania. Da tutti e 2 gli scali è possibile raggiungere le rispettive stazioni ferroviarie per proseguire il viaggio in treno o in bus, o ancora noleggiare un auto.

Cosa vedere nei dintorni

Questa città messinese è particolarmente frequentata nel periodo estivo ed è oggi un’intrigante meta turistica che attrae molti viaggiatori verso la provincia. La posizione favorevole, a pochi metri dal mare, gioca sicuramente un ruolo importante, ma Barcellona Pozzo di Gotto è anche un ottimo punto d’appoggio per esplorare i dintorni.

  • Oltre ai percorsi nella natura, con i trekking sui monti Peloritani o verso l’area protetta del Parco dei Nebrodi, è possibile visitare le Terme di Vigliatore e la Grotta di Santa Venere, un tempio rupestre di derivazione bizantina.
  • A pochi minuti dal centro urbano si trova anche il Castello di Caronia, una fortezza medievale risalente al XIII secolo che offre una splendida vista sulla città e sul mare.
  • Da non perdere, l’antico borgo di Castroreale e il Parco Museo Jalari, perfetti per delle passeggiate estive.
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