Solo il 48% delle case in affitto (meno di un’abitazione su due) è oggi accessibile per le famiglie italiane. Il canone di locazione richiesto nel 52% dei casi supera, infatti, la soglia di sostenibilità economica, pari al 30% del reddito a disposizione. Secondo l’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico, il canone di affitto sostenibile a livello nazionale è di 845 euro al mese. Tuttavia, nel quarto trimestre del 2024, l’affitto medio per un trilocale era di 893 euro mensili, con una differenza di 48 euro tra il prezzo sostenibile e quello di mercato.
La distribuzione degli affitti accessibili non è omogenea e la loro scarsità è particolarmente evidente nei grandi mercati. Infatti, Venezia si distingue come la città meno sostenibile per gli affitti con solo il 6% dell’offerta ritenuta accessibile per gli inquilini. Seguono Como (12%), Verbania (14%), Milano (15%), Firenze (16%) e Roma (20%).
Scorrendo la classifica, a pari merito come città meno sostenibili per gli affittuari troviamo Bologna e Napoli con una percentuale del 28%. Altri 15 capoluoghi presentano un tasso di sostenibilità per gli affitti inferiore alla media italiana del 48%, tra questi spiccano Catania (33%), Monza (36%), Cagliari (37%), Bari (39%), Padova (43%), Verona e Torino (entrambe al 44%).
Gli affitti risultano più accessibili in 80 capoluoghi, soprattutto quelli di medie e piccole dimensioni, dove la domanda abitativa è meno intensa, tra questi spiccano Enna, Isernia, Rovigo, Oristano e Vibo Valentia. Queste città si distinguono come le più sostenibili, con il 100% dell’offerta di locazione accessibile in base ai redditi locali.
Affitti sostenibili per un trilocale
Per calcolare l’affitto massimo consigliato (ovvero l’affitto sostenibile) idealista ha preso come riferimento i più recenti dati dell’Istat sul reddito (2021) per ogni capoluogo di provincia.
La città con il canone sostenibile più elevato è Milano, dove si raggiunge un budget mensile di 1.380 euro per la locazione di un trilocale. Seguono Monza (1.228 euro/mese), Bergamo (1.213 euro/mese), Bolzano (1.177 euro/mese) e Bologna (1.170 euro/mese). A Roma il canone sostenibile di un trilocale non dovrebbe superare la soglia di 989 euro mensili; mentre a Napoli la cifra di 746 euro/mese. Le locazioni sostenibili più basse si trovano a Barletta (616 euro/mese), Trapani (624 euro/mese) e Crotone (674 euro/mese).
Affitti di mercato
Secondo i dati ISTAT, le famiglie italiane sono composte in media da 2,2 persone; quindi, il trilocale può essere considerato il taglio minimo per soddisfare le esigenze abitative di una famiglia così formata. Per un trilocale a Milano una famiglia si trova a pagare l’affitto più elevato in Italia pari a 1.951 euro mensili di media. Seguono tutti i principali mercati cittadini italiani: Firenze (1.796 euro/mese), Como (1.600 euro/mese), Roma (1.438 euro/mese), Venezia (1.379 euro/mese), Bologna (1.300 euro/mese) e Napoli (1.247 euro/mese).
Questi dati indicano che in queste città, l’affitto medio per un trilocale supera significativamente l’importo che una famiglia con reddito medio dovrebbe spendere per mantenere l’affitto al di sotto del 30% del proprio reddito. Ad esempio, a Firenze, l’affitto medio è superiore di 737 euro rispetto al livello considerato sostenibile. Divari importanti anche per Como (626 euro in più), Milano (571 euro in più), Napoli (501 euro), Roma (450 euro) e Venezia, che supera di 441 euro la soglia di sostenibilità.
In compenso, i 88 capoluoghi italiani, il prezzo mediano di affitto per un appartamento con due camere da letto risulta inferiore all’importo considerato sostenibile per una famiglia con reddito medio cittadino. Ad esempio, a Belluno, l’affitto medio è inferiore di 680 euro rispetto al limite di sostenibilità; seguono Terni (-509 euro), Biella (-462 euro) e Perugia (-450 euro).
Tasso di sforzo
Le città in cui le differenze tra l’affitto sostenibile e l’affitto di mercato sono più elevate sono anche quelle che richiedono il maggior sforzo alle famiglie. Infatti, Firenze guida la classifica del tasso di sforzo più elevato per l’affitto di un trilocale con il 48%. Seguono Napoli (47%), Como (46%), Roma e Venezia (41%) e Milano (40%). Anche Massa (34%), Vicenza e Verbania (32%) e Bologna (31%) superano la soglia massima del 30% del reddito raccomandata.
All’opposto, il tasso di sforzo più basso per l’affitto di un trilocale si registra a Vibo Valentia e Terni con percentuali del 13% del reddito medio delle famiglie.
Metodologia
Canoni di locazione
Mediana dei canoni di locazione mensili di abitazioni di tre locali attivi sul portale idealista nel trimestre riferimento. Considerando un numero medio di componenti familiari di 2,2 secondo gli ultimi dati pubblicati in merito dall’ISTAT, il trilocale può essere considerato il taglio minimo per soddisfare le esigenze abitative di una famiglia così formata.
Reddito familiare netto e tasso di sforzo
Il tasso di sforzo misura l’incidenza del disporre di un’abitazione sul potere d’acquisto delle famiglie. In particolare, nel caso della locazione, misuriamo il tasso di sforzo come la quota annuale del reddito familiare netto destinata al pagamento del canone di locazione di un trilocale. I dati sul reddito familiare netto sono aggiornati al 2021 e sono frutto di una rielaborazione di idealista/data sulla base di dati ISTAT.
Stock (offerta)
Numero di annunci attivi nel trimestre analizzato.
Domanda
Indicatore che misura la pressione della domanda sull’offerta attraverso il numero medio di lead (contatti o interazioni) generati dagli annunci pubblicati. Sono stati presi in considerazione solo i comuni delle città metropolitane con uno stock maggiore di 10 immobili.
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