Il contatore è guasto? Ecco cosa puoi fare immediatamente

Qualsiasi abitazione fa uso di contatori per la gestione di luce e gas, ma come tutti i dispositivi anche questi possono guastarsi e causare problemi. Quando un contatore smette di funzionare come dovrebbe, i motivi potrebbero essere diversi: per questo è importante conoscere quali possono essere le possibili cause e agire il prima possibile. Cosa fare se il contatore è guasto? Per evitare interruzioni della fornitura energetica o disagi, ecco tutti i segnali da tenere d’occhio e le informazioni più utili da ricordare in caso di emergenza. 

Come capire se il contatore elettrico è rotto?

Anche se si potrebbe pensare il contrario, un contatore guasto non smette necessariamente di funzionare da un momento all’altro. I problemi a cui sono soggetti questi strumenti possono essere numerosi. Ecco alcuni dettagli che è importante monitorare con attenzione:

  • Se il display del contatore mostra delle letture incoerenti o inesistenti, c’è probabilmente un problema interno.
  • Se cominciano a presentarsi dei blackout prolungati, o improvvisi e immotivati, il problema potrebbe essere causato da un guasto al contatore.
  • Anche se i consumi indicati in bolletta subiscono delle variazioni eccessive (in difetto o in eccesso rispetto al normale), potrebbe essere colpa del contatore. In questo caso, anche la ricezione di bollette basate su consumi stimati e non su letture effettive potrebbe indicare che ci sono dei problemi con la raccolta dei dati (e quindi un potenziale guasto).

Di norma, un contatore si rompe o si guasta perché diventa obsoleto. I modelli elettronici più moderni sono anche più affidabili, dato che sono completamente digitalizzati, ma possono andare in tilt o in cortocircuito e subire guasti che gli impediscono di funzionare correttamente.

Un tecnico interviene sul contatore

Freepik

Cosa fare in caso di guasto al contatore 

Se si capisce che il contatore è rotto, bisogna sapere cosa fare. Non serve farsi prendere dal panico, ma farsi trovare pronti. Ecco i consigli più utili da seguire in situazioni di questo tipo.

Il contatore funziona, ma non c’è corrente

Se il contatore della luce è in funzione, ma non arriva corrente in casa, è probabile che il problema derivi dall’impianto elettrico e non dal contatore in sé. Se non si riesce a riconoscere da soli il malfunzionamento, facendo dei controlli sulla rete elettrica di casa, è bene contattare un elettricista

L’interruttore del contatore non si alza

Quando l’impianto elettrico non funziona correttamente, come nel caso di un corto circuito, il flusso di corrente si interrompe e l’interruttore può non alzarsi. In questo caso, è necessario rivolgersi a un elettricista. 

Se il problema deriva da un sovraccarico di tensione, magari derivante dall’uso di troppi elettrodomestici, potrebbe bastare scollegare alcuni dei dispositivi e riaccendere il contatore. In casi di necessità, è possibile richiedere al fornitore un aumento della potenza massima del proprio contatore.

Ha senso chiamare l’elettricista?

Nel caso in cui si verifichi un guasto, prima di contattare la società responsabile è sempre meglio contattare un elettricista di fiducia. In questo modo sarà possibile verificare se il problema può essere risolto in autonomia o se è proprio il contatore a essersi rotto. 

Se il contatore funziona correttamente e non resta attivo per un problema dell’impianto domestico, il fornitore dell’energia farà infatti pagare al cliente i costi di chiamata e di intervento del tecnico.

Chi chiamare per un guasto al contatore?

Se anche dopo i primi controlli sembra certo che il contatore si sia guastato, non resta altro da fare che contattare il servizio clienti del distributore dell’energia. 

Il contatore non è di proprietà dell’utente, ma della società che distribuisce l’energia e che ne cura la manutenzione e la sostituzione in caso di guasto. Peraltro, c’è una differenza tra distributore e fornitore: il secondo può essere contattato invece quando si desidera chiedere la verifica del funzionamento del contatore.

un uomo controlla il contatore

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Cosa non fare quando il contatore non funziona

Dopo aver visto cosa conviene fare, è sempre utile specificare anche cosa non fare quando il contatore non funziona. Per prima cosa, mai provare a ripararlo da soli: il contatore appartiene al distributore, quindi l’unica cosa da fare è contattare il suo servizio clienti senza rivolgersi a nessun altro. 

Una volta segnalato il problema, bisognerà fornire il codice POD o PDR (il numero identificativo si trova sulle bollette di luce o gas) e richiedere l’intervento del tecnico. Oltre a controllare la situazione, starà a lui valutare anche la sostituzione del contatore, se necessaria. 

Come funziona la sostituzione del contatore e quanto tempo serve?

Se il tecnico conferma che il contatore non funziona correttamente, il cliente ha diritto alla sostituzione gratuita del dispositivo. La sostituzione deve avvenire entro 15 giorni lavorativi dalla comunicazione ufficiale dell’esito delle verifiche. 

L’intervento è relativamente rapido (solitamente non richiede più di mezz’ora, ancor meno con i modelli elettronici di ultima generazione) e la riattivazione è praticamente immediata.

Chi paga per la sostituzione del contatore guasto?

Quando si accerta che è il contatore a essersi guastato, all’utente non può essere addebitato nulla perché, come già accennato, il contatore non è di sua proprietà

Tuttavia, ci sono alcune eccezioni: se durante la verifica si scopre che il contatore funziona correttamente o che è stato manomesso in qualche modo, potrebbero essere addebitati costi e sanzioni direttamente al consumatore.

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