La cappa aspirante è spesso considerata un elemento molto importante per le cucine moderne, eppure sono in molti a chiedersi se sia davvero indispensabile: con la progressiva evoluzione delle abitudini culinarie degli italiani, nonché del modo in cui essi organizzano i propri spazi abitativi, sembra lecito domandarsi se l’installazione di una cappa sia ancora praticabile e utile. Analizziamo la normativa in materia, le implicazioni di una cucina senza cappa e le alternative a disposizione per mantenere il proprio ambiente sano e confortevole.
La cappa in cucina è obbligatoria? Cosa dice la normativa
Partiamo dal presupposto che la normativa vigente in Italia non impone un obbligo assoluto di installare una cappa in cucina per le abitazioni private, nonostante si debba comunque tenere in considerazione la presenza di regolamenti particolari, soprattutto in contesti condominiali e per le nuove costruzioni.
Secondo il Decreto Ministeriale 5 luglio 1975 (e successive modifiche) del Ministero della Sanità, ogni cucina deve essere dotata di un sistema di ventilazione adeguato per garantire la salubrità dell’ambiente: a questo fine è possibile installare una cappa aspirante con condotto di espulsione verso l’esterno, o un sistema di ventilazione alternativo che assicuri comunque il corretto ricambio d’aria richiesto in una cucina.
Sono fondamentalmente due i casi in cui vige l’obbligo di dotare una cucina di cappa aspirante:
- Le cucine con piani cottura a gas: la normativa UNI-CIG 7129/08 richiede un sistema di espulsione dei fumi per mitigare i rischi legati alla combustione del gas, come l’accumulo di monossido di carbonio all’interno dell’abitazione. La cappa aspirante rappresenta il metodo più comune per soddisfare questa esigenza.
- Precisi contesti condominiali: il regolamento di un condominio può imporre l’installazione di una cappa con condotto di espulsione collegato a una canna fumaria comune, per evitare che odori e vapori dei cibi si diffondano negli appartamenti circostanti.
La normativa è decisamente meno severa per quanto riguarda le cucine dotate di piano cottura a induzione, poiché il funzionamento di questo sistema non si basa sulla combustione e non espone gli abitanti di una casa ai rischi ad essa collegati.
Tuttavia anche in questi casi si consiglia di munirsi di un sistema di ventilazione per gestire vapori, odori e residui di grasso prodotti durante la cottura degli alimenti.

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Cosa succede se non ho la cappa in cucina?
È soprattutto negli ultimi anni che si è verificato un profondo cambiamento nella suddivisione degli spazi in una casa, anche in base alle diverse esigenze di chi ci abitava. Non è una novità ormai l’idea di rinunciare a installare una cappa in cucina, sia per motivi estetici che economici o di spazio, soprattutto in abitazioni di dimensioni ristrette in cui la cucina è diventata un ambiente in comune con la cosiddetta “zona living”.
Questa scelta comporta però delle conseguenze da non sottovalutare:
- accumulo degli odori del cibo in casa, che oltre a diffondersi e persistere a lungo tendono a impregnare tende, mobili e pareti;
- accumulo di umidità a causa dei vapori prodotti durante la cottura: in ambienti poco ventilati ciò può causare la formazione di condensa e, con il passare del tempo, anche la proliferazione di muffe e batteri;
- residui di grassi volatili rilasciati durante la cottura dei cibi e in particolare la loro frittura: essi si depositano sulle superfici formando macchie e incrostazioni difficili da pulire;
- aria pesante in casa, con conseguente impatto sul comfort dei suoi abitanti e persino problemi di salute se sono presenti soggetti con allergie o problemi respiratori.
Devo avere la cappa anche se ho il piano a induzione?
Come già accennato, i piani a induzione differiscono da quelli a gas per l’assenza di combustione e dei relativi fumi pericolosi, e ciò riduce il rischio che si diffonda del monossido di carbonio in casa. Allo stesso tempo, però, la cappa rimane un’ottima scelta per prevenire spiacevoli conseguenze.
Cosa si può usare al posto della cappa in cucina?
Se non si può o non si vuole procedere con l’installazione di una tradizionale cappa aspirante o filtrante, è comunque possibile garantire alla propria cucina e alla propria casa un livello di ventilazione adeguato attraverso alcuni sistemi alternativi.

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Aspiratore da cucina senza cappa
Gli aspiratori da cucina sono dispositivi compatti che possono essere installati direttamente sul piano cottura o nelle vicinanze, in assenza di cappa. Il funzionamento si basa sulla presenza di filtri a carbone attivo, che provvedono a catturare odori e grassi provenienti dal cibo in cottura purificando l’aria e rimettendola in circolo depurata.
Si tratta di apparecchi facili da installare anche in spazi ristretti e presentano un design discreto, perfetto per cucine minimaliste; non richiedono inoltre la presenza di un condotto di espulsione e sono decisamente più economici di una cappa tradizionale. I filtri vanno però sostituiti ogni 3-6 mesi, e risultano meno efficaci delle cappe aspiranti, soprattutto nelle cucine utilizzate di frequente per friggere o grigliare.
Aspiratore da soffitto per cucina senza cappa
Chi è alla ricerca di un sistema di ventilazione esteticamente elegante ma dalla discreta efficacia può anche affidarsi a degli aspiratori da soffitto: questi dispositivi vengono incassati nel controsoffitto in corrispondenza del piano cottura, aspirando verso l’alto odori e vapori; possono essere a filtrazione, se dotati di ricircolo dell’aria, o a espulsione se collegati a un condotto.
La posizione strategica di questi apparecchi li rende parecchio efficaci nel catturare gli odori provenienti dal cibo. Il costo per l’installazione è tuttavia elevato, soprattutto se si rende necessaria la realizzazione di un controsoffitto apposito o di un condotto di espulsione; la manutenzione di questi spazi può inoltre risultare più complessa rispetto a quella di una cappa tradizionale.
Cappa senza canna fumaria nascosta in un pensile
Le cappe senza canna fumaria rappresentano un buon compromesso tra estetica e funzionalità: integrati all’interno di un mobile pensile al di sopra del piano cottura, questi dispositivi risultano praticamente invisibili e trattengono odori e grassi grazie a dei filtri a carbone attivo. Anche in questo caso però i filtri vanno sostituiti periodicamente e la potenza di aspirazione può rivelarsi inadeguata in base alla frequenza e intensità con cui si cucina.
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