I lupini sono uno snack molto apprezzato, in quanto sono ricchi di proteine e hanno un gusto molto piacevole. In particolare, la parte edibile è quella interna del seme e, per le sue proprietà nutrizionali, è apprezzatissima dai vegetariani (ma non solo). Sapevi, però, che la pianta del lupino si può coltivare in casa a scopo ornamentale? Ecco come.
Che pianta è il lupino?
La pianta del lupino è una leguminosa appartenente al genere Lupinus, nota per la sua straordinaria varietà di specie e per la capacità di adattarsi a diversi ambienti. Originaria delle regioni temperate, questa pianta si riconosce facilmente per le sue foglie colorate e i fiori disposti in eleganti spighe verticali, che possono variare dal bianco al blu, passando per il rosa, il giallo e il viola intenso.
Coltivarla offre numerosi vantaggi. Da un lato c’è il suo “potere” ornamentale, in quanto il suo portamento è ideale sia per bordure ornamentali che per arricchire aiuole e giardini.
Oltre al valore estetico, la pianta del lupino riveste un ruolo importante nell’agricoltura sostenibile grazie alla sua capacità di fissare l’azoto atmosferico nel terreno, migliorando così la fertilità del suolo. Questa caratteristica la rende preziosa anche nelle rotazioni colturali, poiché contribuisce a ridurre l’uso di fertilizzanti chimici.
Quale parte del lupino è commestibile
Non tutte le parti del lupino sono commestibili: la parte edibile è racchiusa all’interno di baccelli allungati che maturano dopo la fioritura, i quali sono ricchi di proteine, fibre e minerali.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che i semi di molte varietà di lupino contengono alcaloidi amari: per questo motivo, prima del consumo devono essere sottoposti a un accurato processo di ammollo e cottura, che elimina le sostanze nocive rendendoli sicuri e gradevoli al palato.

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In che periodo si pianta il lupino: la stagione ideale
Il periodo ideale per la semina dipende sia dal clima della zona sia dalla varietà di lupino che si coltiverà. In generale, il momento migliore per seminare il lupino in piena terra è la primavera, quando le temperature iniziano a stabilizzarsi sopra i 10°C.
È importante ricordare che la pianta del lupino ama ricevere molto sole: assicurati quindi di scegliere un’area del giardino che riceva luce diretta per almeno metà giornata.

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Il lupino è una pianta perenne?
Una volta coltivata la pianta, però, resisterà per più stagioni o si limiterà a un’unica fioritura? La risposta dipende dalla tipologia che sceglierai: esistono infatti sia lupini annuali, che completano il loro ciclo vitale in una sola stagione, sia lupini perenni, capaci di vivere e rifiorire per più anni consecutivi.
Le varietà perenni sono particolarmente apprezzate nei giardini ornamentali perché, dopo la prima fioritura, continuano a produrre nuovi getti e infiorescenze ogni anno. I lupini annuali, invece, sono spesso scelti per la produzione dei semi commestibili.
Come coltivare il lupino in vaso
Il lupino si adatta bene alla coltivazione in vaso, ma per ottenere fioriture abbondanti è importante prestarle attenzione. Per entrare nei dettagli:
- La prima cosa da considerare è la selezione del vaso: scegli un contenitore profondo almeno 30-40 cm, poiché la pianta del lupino sviluppa radici fittonanti che necessita di spazio per crescere in profondità.
- Il lupino predilige terreni leggermente acidi o neutri: se il terreno è troppo calcareo, valuta l’aggiunta di torba per correggere il pH.
- Posiziona il vaso in una zona soleggiata, dove la pianta possa ricevere almeno 5-6 ore di luce diretta al giorno.
- Pianta i semi a circa 2-3 cm di profondità, distanziandoli almeno 10 cm l’uno dall’altro se utilizzi un vaso ampio. Mantieni il terriccio leggermente umido fino alla comparsa dei primi germogli, che solitamente emergono dopo 10-15 giorni.
- Puoi somministrare un fertilizzante liquido per piante da fiore ogni 3-4 settimane, scegliendo prodotti poveri di azoto e ricchi di fosforo e potassio.

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