La fumaggine è pericolosa per l’uomo? C’è motivo di allarmarsi?

Può capitare, a volte, di vedere le foglie di piante ornamentali o alberi da frutto ricoperte da una patina nera simile alla fuliggine: è la fumaggine, una patologia botanica che va contrastata ed eliminata. Riconoscerla e trattarla nella maniera giusta, con metodi naturali, è possibile e relativamente facile. Scopri allora se la fumaggine è pericolosa per l’uomo e come eliminarla una volta per tutte. 

Che cos’è la fumaggine e come si forma

La fumaggine è un insieme di funghi saprofiti appartenenti per lo più ai generi Capnodium, Cladosporium e Ulocladium. Questi microrganismi non penetrano nei tessuti vegetali ma si sviluppano sulla superficie delle foglie, dei rami e dei frutti, formando una patina nerastra che ricorda la fuliggine.

Questo velo, che solitamente non supera i 3-4 millimetri di spessore, può avere consistenze diverse: 

  • secca e polverosa se si è formata da tempo
  • oppure umida e appiccicosa se recente. 

La fumaggine non nasce da sola, ma si sviluppa in presenza di melata, una sostanza zuccherina prodotta da insetti fitofagi come afidi, cocciniglie, aleurodidi (mosche bianche) e altri parassiti.

Quando la melata si deposita sulle foglie, crea un ambiente favorevole alla proliferazione dei funghi. La diffusione della fumaggine è favorita da condizioni ambientali umide, poco ventilate e con scarso soleggiamento.

attrezzi giardinaggio con pianta sullo sfondo

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Quali sono le piante attaccate dalla fumaggine?

La fumaggine colpisce in particolare le piante sempreverdi, ma è molto comune anche tra gli agrumi (limoni, aranci, mandarini), olivi, fichi e meli, soprattutto se non trattati adeguatamente. Anche le colture orticole possono essere interessate, come nel caso di zucchine, melanzane, peperoni e pomodori.

Neppure le piante ornamentali sono esenti: gelsomini, oleandri, gardenie, allori, camelie e ficus sono frequentemente soggetti all’attacco della fumaggine. In ambienti domestici, può interessare anche le piante in vaso poste in balcone o terrazzo, specialmente se infestate da afidi o cocciniglie.

La fumaggine fa male all’uomo?  

Fortunatamente, la fumaggine non è pericolosa per l’uomo. I funghi che la causano non sono patogeni né tossici, e non rappresentano un rischio per la salute. Il contatto accidentale con la patina nera non provoca effetti indesiderati, e nemmeno l’ingestione accidentale di un frutto ricoperto da fumaggine (anche se ovviamente è sconsigliata).

Tuttavia, è sempre buona norma lavare accuratamente la frutta e la verdura, ovvero tenere una buona igiene alimentare in casa, specialmente se coltivate in ambienti aperti e soggetti a infestazioni.

I problemi che può causare la fumaggine

Pur essendo una patologia non pericolosa, la fumaggine va comunque eliminata dalle piante perché può causare una serie di problemi che rischiano di diventare pesanti:

  • Riduce la fotosintesi. La patina nera impedisce alla luce solare di passare e di permettere la normale attività vitale della pianta che trasforma la luce in energia.
  • Indebolimento della pianta. Con una fotosintesi compromessa, la pianta non riesce ad assimilare i nutrienti e rallenta la sua crescita.
  • Frutti meno appetibili. Anche se ancora commestibili, i frutti ricoperti da fumaggine risultano visivamente sgradevoli, opachi e sporchi.
  • Impatto estetico negativo. Piante con foglie annerite appaiono trascurate e malate, perdendo valore ornamentale e decorativo.
persona che tratta le piante

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Come si riconosce la fumaggine? 

La fumaggine si vede a occhio nudo con la sua riconoscibilissima patina nera, più o meno secca. Nella prima fase dello sviluppo aggredisce prima le foglie, ricoprendole di una patina grigiastra che, col passare del tempo, vira al nero. 

Si distribuisce seguendo la presenza della melata, arrivando quindi su germogli, fusti e frutti delle piante. È talmente resistente da non essere lavata dalle piogge, complice anche la presenza appiccicosa della melata.

Come si elimina la fumaggine? 

Per eliminare la fumaggine in modo efficace è fondamentale agire sulle cause, cioè, eliminare gli insetti parassiti che producono melata. A seconda del tipo di infestazione si possono adottare diversi rimedi naturali.

Contro la cocciniglia:

  • Applicare olio di lino o olio bianco vegetale.
  • Successivamente, spruzzare sapone molle potassico, utile per sciogliere la melata e indebolire le colonie fungine.

Contro gli afidi:

Utilizzare una soluzione di sapone molle diluito in acqua, oppure preparare un trattamento fai da te con:

  • 5 g di sapone di Marsiglia grattugiato,
  • 1 litro d’acqua,
  • 5 ml di olio di neem, un potente antibatterico e insetticida naturale.

La soluzione va spruzzata uniformemente su foglie e rami, preferibilmente al tramonto.

Lotta biologica e prevenzione della fumaggine

Per un controllo più sostenibile ed ecologico, si può ricorrere alla lotta biologica, introducendo insetti antagonisti come le coccinelle, grandi predatrici naturali di afidi e cocciniglie. Questo metodo aiuta a ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema e a ridurre l’uso di pesticidi.

Come sempre, però, prevenire la fumaggine è spesso più semplice che curarla. Ecco alcune buone pratiche:

  • Potatura regolare. Eliminare rami interni o sovrapposti migliora l’areazione e il passaggio della luce.
  • Controllo delle concimazioni. Evitare eccessi di azoto che stimolano la produzione di melata da parte degli insetti.
  • Evitare la sovrappopolazione nell’orto. Mantenere le giuste distanze tra le piante aiuta a limitare l’umidità stagnante e a prevenire la formazione di muffe.
  • Monitoraggio costante. Controllare periodicamente lo stato di salute delle piante permette di intervenire subito ai primi segni di infestazione.
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