Com’è il tessuto broccato e come valorizzarlo davvero in casa

Ricco di storia e fascino, il broccato rappresenta una delle espressioni più sofisticate dell’arte tessile: con il suo intreccio elaborato e i motivi decorativi è da sempre simbolo di lusso e raffinatezza. Non è un caso che, nel lungo arco della sua esistenza, sia stato apprezzato e utilizzato per abbellire palazzi nobiliari o reali. Oggi però il broccato non è più confinato all’interno di ambienti specifici o solo nell’alta moda, ma è tornato protagonista anche nell’interior design. Ma cos’è esattamente il tessuto broccato e quali sono le sue caratteristiche?

Cosa significa tessuto broccato? La storia

Broccato deriva dall’italiano broccare, ossia decorare con rilievi. Storicamente si trattava di una stoffa operata a jacquard, caratterizzata da motivi ornamentali complessi e spesso arricchiti da fili metallici, come oro o argento. Ma quando ha fatto la sua comparsa nel mondo dell’arredamento? Le prime tracce del broccato risalgono addirittura alla Cina antica, già intorno al III secolo a.C.

Le rotte della Via della Seta hanno permesso a questi tessuti di arrivare fino in Persia, in India e infine in Europa, portando con sé non solo raffinatezza tecnica, ma anche valore simbolico e culturale. Ed è proprio in Europa che il broccato conosce il suo massimo splendore tra il XIV e il XVI secolo, grazie al ruolo centrale dell’Italia nella produzione tessile, soprattutto a Lucca, Venezia e Firenze.

Broccato, Rinascimento e Rococò

Durante il Rinascimento il broccato viene largamente utilizzato per vesti cerimoniali, paramenti sacri e arredi sontuosi. Ed è proprio per questi motivi che viene considerato come il tessuto delle corti e della Chiesa, protagonista in dipinti, affreschi e documenti storici. Più avanti, il barocco sarà destinato a unire la sua sorte ad uno stile ben preciso. Il Seicento e Settecento vedono diventare il tessuto espressione del barocco e del rococò, arricchendosi di volute, ghirlande e colori sgargianti.

Le corti di Francia e Austria lo impiegano per decorare stanze, tendaggi, troni e abiti d’etichetta. Almeno fino a quando non fa la sua comparsa l’industrializzazione tessile nel XIX secolo. La democratizzazione del tessuto ne cambia l’uso trasformandolo da stoffa aristocratica in materiale decorativo amato anche per la borghesia emergente. 

tende in stile broccato

Stockcake

Tutte le caratteristiche del tessuto broccato

L’aspetto del broccato che colpisce immediatamente un occhio poco esperto è senza alcun dubbio la sua resa estetica. Questo tessuto non è solo bello da vedere: la sua struttura complessa lo rende unico anche dal punto di vista tecnico. Queste sono le sue principali caratteristiche:

  • L’aspetto decorativo e tridimensionale: i motivi in rilievo, spesso floreali o geometrici, sono la firma distintiva del broccato
  • La composizione pregiata: i broccati autentici sono in seta o misti a filati metallici anche se oggi esistono versioni in fibre sintetiche, più accessibili
  • La rigidità e la consistenza: è un tessuto piuttosto pesante e rigido, motivo per cui viene impiegato più spesso in arredamento o in capi d’abbigliamento strutturati
  • L’eleganza senza tempo: anche un semplice dettaglio in broccato può trasformare un ambiente, aggiungendo un tocco di classe e teatralità.

Il broccato nell’arredamento di casa

L’uso del broccato negli interni è tornato in auge grazie alle tendenze che valorizzano materiali ricchi, texture complesse e accenti vintage. 

Questo vuol dire che, pur non venendo più utilizzato per andare a definire la totalità di un arredo, è ideale per creare angoli eleganti, dare profondità alle superfici e rendere accoglienti anche gli ambienti più moderni attraverso l’uso ben calcolato di alcuni complementi di arredo.

Tende e drappeggi eleganti

Se si vuole dare un tocco imponente e scenografico ad un salone dalle proporzioni piuttosto vaste, il broccato si dimostra un alleato perfetto da utilizzare nella realizzazione di tende pesanti e dall’effetto drammatico, in grado di filtrare la luce con raffinatezza e garantire anche un certo grado di isolamento termico.

 Una soluzione che risulta assolutamente perfetta in un ambiente o un salotto dallo stile classico dove un broccato (con motivi damascati o floreali) può diventare il vero protagonista della stanza. Per quanto riguarda, invece, contesti più contemporanei, è possibile optare per tendaggi in broccato monocromatico o con motivi stilizzati, perfetti da abbinare a pareti neutre.

Cuscini decorativi e complementi d’arredo

Nel caso in cui ci si senta sedotti dalla bellezza del broccato ma allo stesso tempo si ha timore di esagerare, è sempre possibile divertirsi con alcuni elementi decorativi. Tra questi i più duttili sono i cuscini da divano, i runner da tavolo o i copritavola.

Si tratta di dettagli in grado di donare subito eleganza a divani e letti, valorizzando anche i mobili più minimalisti. I contrasti materici poi possono creare anche delle associazioni moderne e particolarmente interessanti. Tra le più apprezzate dagli interior designer c’è quello tra broccato e velluto, lino o pelle.

Divani e poltrone rivestiti riccamente

Da sempre il broccato è stato utilizzato soprattutto per rivestire le sedute di salotti o le sedie di camere da pranzo. E ancora oggi è considerata una scelta audace e sofisticata senza timore di essere vista come desueta. 

Un divano in broccato, infatti, può diventare il pezzo forte del salotto, soprattutto se abbinato a elementi di design classico o vintage. Anche una singola poltrona tappezzata può cambiare l’aspetto di un angolo lettura o di un ingresso, imponendo un immediato tocco riconoscibile e carico di personalità.

divano in stile broccato

Stockcake

Letti e testiere imbottite e rivestite

Nonostante gli spazi di rappresentanza sembrano essere i luoghi perfetti per esaltare il broccato, questo si esprime alla perfezione anche in altri ambienti più intimi come, ad esempio, la camera da letto.

Nello specifico questo tessuto viene utilizzato soprattutto per rivestire testiere imbottite o inserti decorativi del letto. In questo modo si imprime un dettaglio alla zona notte che acquista quasi un’aura regale, soprattutto se accostato a tende coordinate e biancheria dai toni neutri.

Pareti e pannelli decorativi

Per chi desidera osare con l’utilizzo del broccato, questo può essere usato anche per rivestire pareti o realizzare pannelli tessili decorativi. Si tratta di una scelta particolare che non si applica facilmente a delle abitazioni dalle dimensioni moderate, ma si adatta alla perfezione ad un ingresso importante, una sala da pranzo formale o una biblioteca domestica. 

Inoltre i tessuti da parete non solo hanno un valore decorativo ma migliorano anche l’acustica dell’ambiente. Per questo l’inserimento di una decorazione in broccato sarebbe perfetta per una sala con pianoforte.

Come lavare e conservare il tessuto broccato

Trattandosi di un materiale pregiato e spesso delicato, il broccato richiede cure specifiche per mantenere intatta la sua bellezza nel tempo. Ecco come lavarlo, asciugarlo, stirarlo e, soprattutto, mantenerlo nel tempo:

  • Se il broccato è in seta pura o misto metallo, è preferibile affidarlo alla lavanderia professionale. Per i broccati sintetici o misti cotone invece si può optare per un lavaggio a mano in acqua fredda, con detersivo delicato e senza strizzare. Da evitare assolutamente la lavatrice e l’asciugatrice.
  • Il broccato va asciugato all’aria, ben lontano dalla luce diretta del sole.
  • La stiratura deve essere effettuata al rovescio, con un panno tra ferro e tessuto, a temperatura bassa. Mai invece stirare direttamente i fili metallici: il calore del vapore potrebbe rovinare il tessuto.
  • Per conservare al meglio il broccato, questo deve essere steso o arrotolato, mai piegato, per evitare di segnare il tessuto.
  • Utilizzare custodie in tessuto traspirante per proteggerlo dalla polvere.
  • Se si tratta di tappezzeria, è consigliabile aspirare regolarmente con un beccuccio morbido per mantenerla pulita senza rovinarla.
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