Come organizzare un bellissimo brunch a casa, anche di domenica

Per gli amanti delle ultime tendenze in fatto di lifestyle e food, il brunch è diventato una consuetudine cui è impossibile rinunciare per unire la famiglia o il gruppo di amici più cari in casa. Nato in Inghilterra e adottato con entusiasmo negli Stati Uniti, oggi questa moda si è guadagnata un posto d’onore anche nelle cucine italiane. Non più, dunque, solo colazioni lente o pranzi frettolosi: che si tratti di una domenica mattina o di una giornata speciale, il brunch a casa conquista per la sua versatilità.

Cos’è il brunch e quando viene servito?

Oggi tutti utilizzano il termine brunch ma, esattamente, da dove proviene? Si tratta della crasi, o fusione, di due parole inglesi, “breakfast” e “lunch”, ovvero colazione e pranzo. Una scelta certamente non casuale, visto che la caratteristica principale di questo pasto è il suo essere ibrido. 

Infatti il brunch viene servito in tarda mattinata, indicativamente tra le 10:30 e le 13:00, ed è pensato per chi ama iniziare la giornata con calma o per chi ha saltato la colazione. Le sue origini risalgono alla fine dell’Ottocento nell’alta società inglese, ma è con la cultura americana che si trasforma in fenomeno di massa. Soprattutto in giornate particolarmente libere e dedicate allo svago personale come il fine settimana.

Ma cosa viene preparato durante un brunch? A differenza della colazione classica, prevede un ventaglio più ampio di preparazioni. Si spazia infatti dal dolce al salato, con pietanze calde e fredde spesso accompagnate da succhi, caffè americano o persino cocktail leggeri come Mimosa e Bloody Mary. 

brunch salato e dolce

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Brunch invernale e brunch estivo a confronto

Esattamente come accade per qualsiasi altro appuntamento della giornata legato al cibo, anche il brunch è destinato a cambiare in modo sostanziale a seconda delle stagioni. Questo vuol dire, dunque, che si avrà una forma invernale ed una estiva. 

  • Per quanto riguarda il brunch invernale si punta essenzialmente su comfort food e piatti caldi. Tra questi spiccano le uova strapazzate, la pancetta croccante, il pane tostato, le zuppe leggere, l’immancabile pancake con sciroppo d’acero e la frutta cotta con cannella. Il clima rigido, d’altronde, predispone il palato e la convivialità a lasciarsi conquistare da sapori più ricchi e avvolgenti.
  • Il brunch estivo, invece, vive di suggestioni e sapori completamente diversi. Questo ha il compito di essere fresco e colorato per accompagnare delle calde giornate all’aperto. Questo vuol dire che vengono messe via zuppe e condimenti più sostanziosi per dare il via libera a pietanze salate e dolci come insalate di cereali, avocado toast, yogurt con granola e frutta fresca, frittate leggere, carpacci di frutta e verdura, smoothie e centrifughe.

Dove fare il brunch a casa?

La parola d’ordine è leggerezza, sia per i piatti che per la mise en place. E se il tempo lo consente, sarebbe perfetto riuscire ad apparecchiare in giardino o in terrazzo, facendo attenzione a scegliere la zona più fresca e ombreggiata. Allestire il giardino per una festa richiede cura: d’altronde nessuno vuole sudare copiosamente di fronte a delle insalate o ad un trionfo di frutta estiva.

Organizzare un brunch al tavolo o con buffet?

Meglio pensare a un brunch in piedi o seduti? Questo è il grande dilemma che da anni affligge l’organizzazione di eventi conviviali con presenza di cibo e che, ora, ha colpito anche il brunch. Stando a questo, una delle prime decisioni da prendere quando si decide di imbarcarsi in questa avventura è decidere se sia meglio meglio un brunch servito al tavolo o un buffet libero dove ognuno si serve da sé. 

  • Il brunch da fare seduti, ad esempio, è decisamente più adatto a piccoli gruppi e a un’atmosfera raccolta. Questo perché permette di gestire meglio le portate e creare un percorso di degustazione coerente, con piatti che arrivano in sequenza. È probabilmente la soluzione perfetta per chi vuole un tocco di eleganza senza eccessiva formalità ed abbia a disposizione uno spazio utile ad ospitare una mise en place per un massimo di otto persone.
  • Il brunch in piedi è invece l’opzione ideale per ospitare più persone in spazi ridotti. Tutto viene disposto su un tavolo centrale, come un buffet, dando agli ospiti la possibilità di servirsi liberamente. Questo approccio favorisce la socialità, permette di assaggiare un po’ di tutto e riduce la necessità di stoviglie formali. L’importante è prevedere superfici d’appoggio, sgabelli o tavolini per mangiare comodamente e magari la possibilità di sfruttare uno spazio esterno come un giardino.
tavola per il brunch

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Apparecchiare la tavola per un brunch a casa

Un altro elemento fondamentale che va a definire il carattere informale del brunch, è il tipo di apparecchiatura scelta. Questa, infatti, nonostante debba rimandare un’idea di rilassatezza, ha la necessità di essere comunque curata. Che si scelga un servizio a buffet o una tavola apparecchiata, l’obiettivo è creare un ambiente accogliente e funzionale. 

Ecco qualche suggerimento per apparecchiare la tavola in occasione di un brunch:

  • Usare tovaglie leggere o runner colorati: il brunch è un momento allegro, si può giocare con nuance pastello o fantasie floreali.
  • Scegliere piatti e bicchieri non troppo formali, magari anche spaiati ma ben combinati tra loro.
  • Disporre le posate in modo pratico, raggruppandole in cestini o barattoli se si tratta di un brunch a buffet.
  • Creare piccole decorazioni naturali con fiori freschi, rametti di rosmarino, ciotoline con frutta secca o marmellate possono diventare anche centrotavola.
  • Non dimenticare il caffè, il tè e l’acqua aromatizzata, magari disposti su un piccolo carrello bar.

L’importante è che tutto sia accessibile e agevole, senza costringere gli ospiti a continui spostamenti o attese. Per questo, nel caso si abbia a disposizione il giusto spazio, sarebbe opportuno organizzare due tavoli diversi su cui disporre bibite e cibo.

Cosa cucinare per un brunch?

Scelta la location migliore, stabilito il tipo di apparecchiatura e deciso lo stile, non rimane che dedicarsi al menu del brunch. Cosa si può cucinare? Come già evidenziato molto dipende dalla stagione in cui si organizza ma, oltre questo, è bene considerare anche altri aspetti. 

Un brunch perfetto deve essere vario, bilanciato e facilmente gestibile in anticipo. L’ideale è combinare piatti dolci e salati, preparazioni calde e fredde, opzioni vegetariane e se possibile alternative senza glutine o lattosio cercando di prestare la giusta attenzione alle diverse esigenze alimentari degli ospiti. Ecco alcune idee rapide:

  • Dolce: pancake o waffle, crostate, muffin, yogurt con miele e frutta, brioche.
  • Salato: uova strapazzate, quiche, mini sandwich, focacce, torte salate, salumi e formaggi.
  • Bevande: spremute fresche, caffè, tè aromatizzati, smoothie, acqua con agrumi e menta.
  • Extra: salse, burro aromatizzato, marmellate fatte in casa.

Per non passare la mattinata ai fornelli è bene prediligere piatti che sia possibile preparare in anticipo o assemblare al momento con pochi passaggi. In questi casi il forno può essere un grande alleato, così come la friggitrice ad aria o una piastra per riscaldare rapidamente.

waffel con frutta durante un brunch

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L’organizzazione di un brunch domenicale

Una domenica soleggiata e il desiderio di trascorrere del tempo piacevole in compagnia degli amici. Questi sono i due elementi essenziali che accendono il desiderio di organizzare un brunch come alternativa al pranzo della domenica, soprattutto quando si vuole evitare la rigidità delle portate classiche senza rinunciare al piacere di stare insieme. 

Ma come personalizzare in modo unico questo appuntamento? Ecco alcune idee per rendere speciale un brunch domenicale:

  • Brunch all’italiana: accanto a croissant e pancake, si possono inserire anche focacce farcite, insalate di pasta fredda, parmigiana di melanzane monoporzione, cannoli o tiramisù.
  • Brunch tematico: scegliere un tema come ad esempio quello francese, americano, mediterraneo o vegetariano, e costruire il menu in base a questo. Può diventare un’esperienza gastronomica originale.
  • Brunch slow: invitare gli ospiti a portare ciascuno una preparazione. Si crea un momento di condivisione, si scoprono nuove ricette e si alleggerisce la gestione.
  • Brunch all’aperto: se la stagione lo consente, è inevitabile organizzare in giardino o sul terrazzo, magari con plaid e cuscini per un tocco bohémien.

La domenica poi è il giorno perfetto per rallentare e godersi i piccoli piaceri, ed un brunch ben pensato può diventare un rito da ripetere e programmare spesso.

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