La Biennale Architettura 2025, meglio nota come 19ª Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, è ovviamente uno degli eventi più prestigiosi e influenti nel panorama globale dell’architettura contemporanea. Aprirà le sue porte il 10 maggio, continuando fino a novembre. In questo periodo, infatti, Venezia tornerà ad essere una città centrale dove architetti, designer, studiosi e appassionati si incontreranno per confrontarsi sulle nuove sfide e opportunità del settore. Ecco, allora, tutto quello che c’è da sapere sulla Biennale Architettura 2025.
Quando inizia la Biennale di Architettura 2025?
La Biennale Architettura 2025 prenderà ufficialmente il via il 10 maggio 2025 e si concluderà il 23 novembre 2025. In questo periodo di oltre sei mesi, Venezia diventerà il centro nevralgico dell’architettura mondiale, attirando professionisti, studenti e appassionati da ogni parte del globo.
Uno degli eventi più importanti è senza dubbio la cerimonia inaugurale, prevista per il giorno dell’apertura ufficiale, e la consegna dei prestigiosi Leoni d’Oro, riconoscimenti che premiano i migliori progetti e contributi architettonici presentati in mostra. La giuria sarà composta da Hans Ulrich Obrist, Paola Antonelli e Mpho Matsipa. Sarà assegnato anche un Leone d’Argento e un massimo di tre menzioni speciali.

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Il titolo e il tema della Biennale Architettura
Anche quest’anno la Biennale ha scelto un titolo che sintetizza le sfide e le opportunità dell’architettura contemporanea: “Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.”. Come riportato anche dai curatori, c’è la volontà di esplorare a fondo il rapporto tra l’intelligenza umana, quella artificiale, i processi naturali e le dinamiche collettive che influenzano la progettazione degli spazi abitati.
Grande attenzione, quindi, soprattutto al tema dell’abitare, delle difficoltà abitative nel mondo e alle urgenze climatiche e sociali.

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Il Padiglione Italia 2025: come sarà fatto?
Grande attenzione, ovviamente, verso il Padiglione Italia della Biennale Architettura. Il tema scelto è “Terrae Aquae. L’Italia e l’Intelligenza del mare” e sarà curato da Guendalina Salimei. Il focus principale è sul ripensamento del rapporto fra terra e mare, soprattutto nelle aree costiere e portuali. Ciò vuole indurre a una riflessione su alcuni dei problemi che affliggono il patrimonio costiero italiano.
Inoltre, i riflettori saranno anche puntati su un’intelligenza collettiva che possa partire dalle coste italiane e, tramite le interconnessioni offerte dal mare, propagarsi anche in altri luoghi. Nel Padiglione Italia sono ovviamente previsti seminari, workshop, conferenze e laboratori, anche in collaborazione con università, progetti editoriali e studiosi. Previsto, infine, anche un catalogo riepilogativo in tre volumi.
Cosa prevedono gli altri padiglioni
Oltre allo spazio espositivo italiano, ci sono ovviamente diversi padiglioni nazionali, molti dei quali al sestiere Castello, dove il tema centrale è stato declinato in una maniera differente. In particolare, tra le anticipazioni più interessanti, è possibile scoprire:
- Padiglione Francia: verrà presentato ai Giardini il progetto Vivre Avec / Living With, che affronta il tema dell’adattabilità umana attraverso sei temi, ovvero l’esistente, l’immediato, il danneggiato, la vulnerabilità, la natura e le intelligenze combinate.
- Padiglione Marocco: dal titolo Materiae Palimpsest, il padiglione si focalizzerà sull’architettura di terra, ovvero un interessante mix fra le tecniche costruttive tradizionali e quelle digitali contemporanee.
- Padiglione Estonia: prevista un’installazione su un edificio storico veneziano (Castello 1611) per riflettere sul tema dell’isolamento termico degli edifici.
- Padiglione Gran Bretagna: dal titolo “GBR: Geology of Britannic Repair”, segnala come l’architettura dovrebbe rispondere alle eredità coloniali dell’estrazione geologica, usando questo mezzo per riparare e rinnovare.
- Padiglione Brasile: dal titolo (RE)INVENTION, il progetto si focalizza su una recente scoperta archeologica di antiche infrastrutture (risalenti a circa 10.000 anni fa) in Amazzonia.
- Padiglione Spagna: dietro il titolo di Internality si parlerà di esigenze del presente e della natura, proponendo un tipo di architettura che sia a basso impatto ambientale.
- Padiglione Islanda: il progetto Lavaforming si propone di analizzare il rapporto tra architettura e natura ostile, con particolare riferimento ai contesti vulcanici.

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Come funzionano i biglietti per assistere alla Biennale?
Se stai pianificando una visita alla Biennale, potrai visitare le sedi fino a novembre 2025. Gli orari dei Giardini e dell’Arsenale vanno dalle 11 alle 19 d’estate, con apertura prolungata all’Arsenale il venerdì e il sabato fino alle ore 20. L’orario autunnale, invece, andrà dalle 10 alle 18. Le mostre sono generalmente chiuse il lunedì, tranne alcune date come il 12 maggio, 2 giugno, 21 luglio, 1° settembre, 20 ottobre, 17 novembre.
Il costo dei biglietti varia, invece, in funzione della categoria e del numero di giorni. Un biglietto per tre giorni consecutivi costa 35 euro, mentre un settimanale 45 euro. Il biglietto singolo, invece, ha un costo di 25 euro, con ridotti a 20 e 16 euro in base alla categoria d’appartenenza. C’è poi la possibilità di richiedere accrediti e biglietti per i gruppi.
Vivere a Venezia
Durante la Biennale Architettura, Venezia si trasforma: la presenza di visitatori internazionali, architetti, studenti e creativi anima ogni angolo della città, soprattutto con l’apertura di mostre o gallerie temporanee. In generale, però, Venezia è una città decisamente dedita e propensa all’arte, con numerosi musei, gallerie e accademie.
In città ci sono ogni anno tantissimi eventi dedicati alle diverse discipline, dal cinema alla letteratura, passando per le arti figurative. Se stessi pensando di vivere a Venezia, dai uno sguardo ai migliori quartieri su idealista e trova gli ultimi annunci per case in vendita o in affitto:

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