La melata è una sostanza zuccherina, viscosa e trasparente, che si forma grazie all’attività di insetti come afidi e cocciniglie. A loro volta ne sono attratte anche le api, che la raccolgono per trasformarla in miele di melata. Ma cos’è la melata, quindi? E dove trovarla? Ecco tutto quello che dovresti sapere, compresi i casi in cui potrebbe essere dannosa per le piante.
Qual è la differenza tra miele e melata?
Esiste una sostanziale differenza tra il miele tradizionale e quello ottenuto dalla melata. Mentre il miele comune nasce dal nettare floreale, la melata è una sostanza zuccherina prodotta da insetti come afidi, anche noti come pidocchi delle piante, e cocciniglie che si nutrono della linfa delle piante. Questi insetti, dopo aver assimilato la linfa, espellono la melata che rimane sulle superfici delle piante.
Dal punto di vista nutrizionale, il miele di melata contiene generalmente una maggiore quantità di sali minerali e antiossidanti rispetto al miele tradizionale, rendendolo particolarmente apprezzato da chi cerca un alimento ricco di micronutrienti.

Pexels
Cosa provoca la melata alle piante?
La melata in sé è abbastanza innocua, tuttavia gli insetti che la producono potrebbero causare grandi danni alle piante. La produzione di melata avviene quando insetti come afidi, cocciniglie e aleurodidi si nutrono della linfa delle piante. Questi insetti perforano i tessuti vegetali per succhiare la linfa ricca di zuccheri, ma assimilano solo una parte dei nutrienti. Ciò che avanza viene espulso sotto forma di gocce appiccicose che si depositano su foglie, rami e frutti.
Questo strato zuccherino crea un ambiente ideale per lo sviluppo di funghi e batteri, favorendo anche l’insorgenza di patologie. Spesso, conseguentemente alla formazione di melata, può anche comparire la fumaggine, un fungo nero che si sviluppa proprio grazie alla ricchezza di zuccheri presenti sulla superficie delle foglie e dei rami. Questo forma una patina scura che ostacola la fotosintesi, riducendo la capacità della pianta di produrre energia.

Wikimedia commons
Come si rimuove la melata dalle piante?
Per rimuovere la melata, si può iniziare vaporizzando le foglie con acqua tiepida, utilizzando uno spruzzino o un getto del tubo, così da ammorbidire la melata e facilitarne la rimozione. Successivamente, si può passare delicatamente un panno morbido o una spugna leggermente inumidita sulle superfici colpite, cercando di coprire entrambi i lati delle foglie.
Nei casi in cui la melata dovesse essere particolarmente resistente, si può sciogliere qualche goccia di sapone di Marsiglia o sapone neutro in acqua, spruzzare la soluzione sulle foglie e lasciare agire per qualche minuto prima di risciacquare accuratamente.

Pixabay
Tutti gli utilizzi della melata
La melata ha quindi una doppia faccia: da una parte è molto utile per le api, dall’altra problematica per le piante. Ma questa sostanza non è utile solo agli insetti impollinatori. La melata viene apprezzata per le sue proprietà nutrizionali. Ricco di zuccheri complessi, minerali come potassio, calcio e magnesio, e antiossidanti naturali, il miele di melata è considerato un vero e proprio integratore naturale. In particolare, si potrà anche utilizzare come:
- Dolcificante naturale in bevande e tisane
- Ingrediente per prodotti da forno e dolci artigianali
- Condimento per formaggi stagionati o piatti a base di carne
- Base per sciroppi energetici o integratori naturali

Pixabay
Comments are closed