I community garden sono ormai un trend sempre più diffuso che sta trasformando il volto delle città italiane. Conosciuti anche come giardini condivisi o orti urbani collettivi, questi spazi verdi, nati dall’iniziativa di cittadini, associazioni e amministrazioni locali, rappresentano una risposta concreta alle esigenze di socialità, sostenibilità ambientale e riqualificazione urbana. Ecco cosa sono esattamente e dove trovarli in Italia.
Cosa sono gli orti urbani o giardini condivisi
Un community garden o giardino condiviso è uno spazio verde urbano gestito collettivamente da cittadini, associazioni o gruppi informali che decidono di prendersi cura di un’area pubblica o privata inutilizzata. All’interno di questi orti urbani si coltivano ortaggi, fiori, piante aromatiche e frutta, ma soprattutto si costruiscono relazioni tra persone di età, culture e background diversi.
Il vero valore aggiunto risiede, infatti, nella capacità di promuovere la socialità, l’inclusione e la partecipazione attiva dei residenti, valorizzando la rigenerazione urbana, il territorio e rafforzando il senso di appartenenza alla comunità locale.

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Le origini: dagli anni ’70 di New York all’Italia
Il movimento dei community garden nasce nella New York degli anni Settanta, quando numerosi quartieri erano segnati da degrado urbano, abbandono e carenza di spazi verdi. In quel contesto, gruppi di cittadini iniziarono a recuperare lotti vuoti e trascurati trasformandoli in orti condivisi: veri e propri laboratori sociali dove coltivare non solo piante, ma anche nuove forme di partecipazione civica.
Questo modello innovativo – a New York c’è anche la High Line, uno dei giardini più belli del mondo – si è rapidamente diffuso oltre i confini statunitensi, trovando terreno fertile in molte città europee e, successivamente, anche in Italia. Nel nostro Paese, i community garden sono arrivati soprattutto nelle grandi città, adattandosi alle specificità locali e rispondendo ai bisogni delle diverse comunità urbane.

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I community garden nelle città italiane
La presenza di questi orti urbani collettivi si concentra soprattutto in città come Roma, Milano e Torino, ma si sta progressivamente estendendo anche a centri più piccoli.
Quanti sono gli orti urbani a Roma?
A giugno 2024, gli orti urbani a Roma sono oltre 200, distribuiti su circa 130 ettari di suolo urbano. Questi spazi sono regolamentati dal Comune di Roma e coordinati da associazioni, cooperative o gruppi informali di cittadini. Negli ultimi anni il numero è in crescita costante, grazie a nuove concessioni in diversi Municipi.
Ad esempio, l’Orto Botanico di Garbatella rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra cittadini e istituzioni pubbliche.
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- Case in affitto al quartiere Garbatella
- Case vacanza al quartiere Garbatella

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I giardini condivisi di Milano
Milano non è solo Bosco Verticale e City Life, ospita numerosi giardini condivisi come il Giardino Comunitario Lea Garofalo, diventato punto di riferimento per l’intero quartiere Isola.
Oltre alla coltivazione condivisa di ortaggi e piante aromatiche, nei giardini comunitari vengono organizzati laboratori ambientali per bambini e adulti, eventi culturali, corsi di cucina naturale e iniziative didattiche rivolte alle scuole.

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Come avviare un community garden
Sei affascinato dall’idea di contribuire alla trasformazione del tuo quartiere attraverso un community garden? Che tu voglia unirti a un giardino condiviso già attivo o desideri avviare un nuovo progetto nella tua città, esistono passaggi chiari per rendere questa esperienza possibile e gratificante.
- Cerca un’area disponibile: individua uno spazio urbano inutilizzato, come un terreno abbandonato, una piazza trascurata o una zona verde sottoutilizzata. Puoi anche rivolgerti al tuo Comune per conoscere le opportunità di concessione o comodato d’uso di aree pubbliche.
- Coinvolgi la comunità: parla con i tuoi vicini, associazioni locali, scuole e gruppi informali del quartiere. Più persone saranno coinvolte fin dall’inizio, maggiore sarà la forza del progetto e la sua capacità di durare nel tempo.
- Presenta un progetto: redigi una proposta dettagliata da presentare all’amministrazione comunale o all’ente proprietario dell’area, spiegando finalità, benefici per la comunità e modalità di gestione.
- Organizza la gestione: suddividi compiti e responsabilità tra i partecipanti: chi si occupa della manutenzione, chi della comunicazione, chi della raccolta fondi?
- Lancia le attività: una volta ottenuto lo spazio e formato il gruppo, avvia la coltivazione degli orti, organizza eventi aperti al quartiere (come giornate di semina o laboratori per bambini) e promuovi la partecipazione.
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