Dovresti spolverare con un panno asciutto o umido? Dipende

Di tutti i “nemici” che attentano alla pulizia della casa, la polvere è il più tenace e insidioso: non si fa in tempo a spolverare che già dopo poco tempo si riforma. È dunque più che lecito domandarsi cosa sia la cosa più giusta da fare, se spolverare con un panno asciutto o umido. Come spesso avviene nelle questioni domestiche, la risposta è: dipende dalle esigenze. Alla fine dei conti, la lotta alla polvere è una battaglia quotidiana fatta di piccoli gesti e una certa dose di pazienza.

Quando spolverare con un panno asciutto  

Se la casa è pulita o è stata pulita a fondo da poco può essere sufficiente una passata con un panno asciutto sulle superfici, specialmente se le zone da trattare sono lisce o bisogna spolverare oggetti. 

Questo metodo è meno efficace su grandi superfici con polvere ostinata o se si ha necessità di eliminare gli acari, per cui sarebbe meglio usare l’aceto.

donna dubbiosa con spolverino

FreePik

Quando spolverare con un panno umido 

Per ottenere risultati impeccabili sarebbe meglio usare sempre un panno in microfibra leggermente umido. L’interazione tra le fibre del tessuto e l’acqua aiuta a catturare ed eliminare ogni particella di polvere purché il panno non sia grondante, ma ben strizzato, altrimenti si formano aloni antiestetici. Ciò vale soprattutto per le grandi superfici come tavoli, mobili alti e ripiani esposti.

Qual è il metodo migliore per spolverare? 

Stando così le cose, usare panni umidi per spolverare è la soluzione più giusta in ogni caso. Qual è la forza di questa tecnica? I panni umidi catturano la polvere invece di sollevarla nell’aria. Dunque, la coppia perfetta è panno in microfibra e acqua.

Perché la microfibra umida è la soluzione ideale?

I panni in microfibra sono ideali per spolverare grazie alla struttura delle loro fibre sottilissime, che aumentano la superficie di contatto e attraggono le particelle di polvere per effetto elettrostatico. Inoltre, sono delicati sulle superfici e riutilizzabili dopo il lavaggio, rendendoli anche una scelta ecologica. 

Quando inumiditi diventano ancora più efficaci nel trattenere lo sporco, limitando la diffusione nell’aria. Per questo motivo lo spolverino, seppur iconico nel suo stile, è poco indicato: non fa altro che smuovere la polvere nell’aria, disperdendola nell’ambiente anziché eliminarla. Questo è particolarmente problematico per chi soffre di allergie, asma o altre patologie respiratorie.

Quanto spesso si dovrebbe spolverare?  

Ma quante volte pulire casa e spolverare? Non c’è una risposta valida per tutti: anche in questo caso valgono le esigenze familiari, il tipo di vita che si conduce, la grandezza della propria casa e via di seguito. 

In linea di massima, bisognerebbe spolverare accuratamente, quindi con panni umidi, una volta a settimana. La razione di pulizia dovrebbe essere aumentata se si possiedono animali domestici ed è quindi prioritario eliminare i peli che potrebbero causare allergie o sofferenze respiratorie. In ogni caso, ciò che conta davvero è la costanza: la polvere tornerà sempre ma la si può affrontare.

donna che spolvera la scrivania

FreePik

Come spolverare al meglio 

C’è una tecnica anche per spolverare al meglio. La regola d’oro è andare dall’alto verso il basso. Non possono mancare poi gli strumenti giusti come panni in microfibra, guanti e pennelli, e qualche accortezza particolare. In breve:

  • Evitare quanto più possibile il contatto con la polvere, proteggendo naso, bocca e mani.
  • Procedere sempre dall’alto verso il basso: si comincia da mensole, armadi e lampadari, per poi scendere verso mobili e pavimenti, così da non dover ripassare due volte.
  • Inumidire leggermente i panni da usare e, se serve, usare quelli elettrostatici.
  • Usare un’aspirapolvere con beccuccio lungo, spazzola per fessure e filtro HEPA. 

Per sfruttare al meglio i panni, andrebbero ripiegati dopo il primo passaggio, per fare in modo che siano sempre puliti. 

I casi particolari

Nel caso l’abitazione abbia molti mobili intarsiati o con fregi particolari, si possono usare dei pennelli per una pulizia più accurata. Nella fase di pulizia non vanno mai dimenticate le superfici d’appoggio e anche gli angoli che spesso sfuggono:

  • parte superiore degli armadi;
  • retro degli elettrodomestici (frigorifero, lavatrice);
  • cornici di porte e quadri;
  • persiane, tapparelle e infissi;
  • prese elettriche e battiscopa;
  • pale del ventilatore e lampadari.

Come si protegge la casa dalla polvere?

La presenza di queste particelle di grandezza infinitesimale, composte in prevalenza da polveri sottili, acari, polline e via di seguito, è del tutto scontata in un’abitazione. 

Si può però proteggere la propria casa dalla polvere che si forma e fare in modo che pulire sia più facile. Per esempio, scegliendo mobili con rivestimenti facili da pulire. Meglio le superfici lisce che quelle intarsiate o ruvide. 

Se possibile, sarebbe meglio utilizzare mobili chiusi, perché mensole e mobili “a giorno” raccolgono la polvere con maggiore facilità. Per lo stesso motivo, ogni oggetto deve avere il suo posto, per evitare che catturi polvere.

#

Comments are closed

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com