Tra le località più visitate dai turisti al mondo, Venezia è una di quelle città capaci di stupire con la sua storia e la sua cultura. Non tutti sanno che, al di là delle grandi opere d’arte che ospita e il fascino dei suoi canali, ci sono anche riti e tradizioni che durano da secoli. Attività che tutti possono provare e che rendono l’esperienza in città davvero unica.
I bacari veneziani sono una vera e propria istituzione popolare: si tratta di piccoli locali che, tra i canali e le strade della Serenissima, mescolano la cultura del buon cibo a quella del vino. Luoghi della tradizione che vale la pena scoprire.
Cosa sono i bacari a Venezia?
Con una storia ricca di eventi e tradizioni popolari, Venezia non poteva non avere anche dei locali tipici. I bacari sono nati come magazzini, poi hanno cominciato a essere utilizzati come mescite (ovvero i luoghi in cui si bevono alcolici). Ma perché si chiamano così?
L’origine del termine è ancora molto discussa tra gli esperti:
- alcuni lo considerano un nome derivato da Bacco (Dio del vino);
- altri dall’espressione dialettale “far bàcara” (far festa);
- altri ancora pensano derivi dal nome dato ai vinai che vendevano il vino insieme a dei piccoli spuntini (i cicchetti, o “cicheti” in veneto).
“Bàcaro” era anche il vino duro, scuro e amaro che veniva portato a Venezia e che presto divenne un’alternativa popolare alla “malvasia”, prodotto pregiato che veniva importato soprattutto dalla Grecia.
Come sono fatti i bacari veneziani?
La particolarità di questi locali rispetto alle comuni osterie deriva proprio dal modo in cui si mangia e si beve. I bacari sono spesso di piccole dimensioni, con pochi posti a sedere e delle vetrine in cui vengono esposti i cibi. In sostanza, in questi locali si possono acquistare le pietanze al pezzo e comporre il proprio piatto con prodotti diversi.
I turisti approfittano dei bacari per fare dei veri e propri pasti a pranzo o a cena; gli abitanti locali invece frequentano questi locali tipici soprattutto per bere, con il cibo che viene visto più come accompagnamento. Anche se i bacari sono nati principalmente per gli aperitivi, questi due modi di frequentarli sono ormai famosi allo stesso modo.

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La tradizione del bacaro-tour
Il bello dei bacari è che non hanno età: in questi locali è possibile trovare giovani e anziani, turisti o veneziani doc. La particolarità dei bacari e la loro presenza su tutto il territorio di Venezia hanno portato all’istituzione di un’altra tradizione: il “bacaro-tour”.
Come suggerisce il nome, il bacaro-tour consiste in un percorso a tappe tra un bacaro e l’altro, ideale per assaggiare il maggior numero di cicchetti (stuzzichini di vario genere). Ce n’è davvero per tutti i gusti: a base di pesce, di carne o verdure, fritti o su fette di pane. La scusa perfetta per visitare piccoli pezzi di storia veneziana e gustarsi degli aperitivi indimenticabili tra le strade della Serenissima.
Cosa si mangia e si beve nei bacari veneziani
Il cuore della tradizione dei bacari è in ciò che si mangia e si beve. Nella tradizione veneta, i “cicchetti” si ispirano alla cucina locale con ricette davvero gustose. Le più famose sono quelle a base di pesce, ma ci sono anche proposte diverse per chi ama la carne e per i vegetariani.
Ogni bacaro ha la sua personalissima selezione, con i piatti che possono cambiare spesso e sono pensati per essere consumati rapidamente, senza posate. Tutto immancabilmente accompagnato da “un’ombra” di vino (termine con cui in passato si chiamava il bicchiere) o da uno spritz. I bacari di oggi abbracciano la modernità senza dimenticare la tradizione, per questo sono diventati così apprezzati da abitanti e turisti.
Fra i cicchetti più famosi ci sono le sarde in saor, il baccalà mantecato, le polpette e i nervetti con cipolla, ma anche i fagioli in umido, le seppioline grigliate o le alici marinate, la spienza (milza) alla veneziana, i crostini di polenta e le frittate con radicchio di Treviso.
I bacari veneziani più famosi
Venezia è piena di bacari, ma ce ne sono alcuni che non possono proprio mancare per vivere un’esperienza davvero tradizionale. I quartieri in cui sono presenti più bacari sono il sestiere di Cannaregio e il sestiere di San Polo, anche se è possibile trovarne praticamente ovunque. Ecco alcuni dei bacari più famosi da visitare a Venezia:
Cantine del vino già schiavi
Bacaro tipico, aperto agli inizi del ‘900. Vanta una vastissima selezione di vini e cicchetti, da consumare anche in questo caso in piedi o appoggiati sul muretto del canale.

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Cantina dei Do Mori
Si tratta di uno dei bacari più antichi di Venezia, un locale che tiene ancora fede alla propria tradizione e si dice fosse il preferito di Giacomo Casanova. Il “Do Mori” si trova vicino al mercato del pesce di Rialto ed esiste dal 1462.
Oggi si conosce come “Cantina dei Do Mori”, ma è senza dubbio uno dei locali più tipici di Venezia, famoso per i “francobolli” (dei tramezzini monoporzione) e per servire ancora ombre e cicchetti da consumare rigorosamente in piedi.
Bacarando in corte dell’orso
Vicinissimo al ponte di Rialto e a Campo San Bartolomio, questo è uno dei bacari più tradizionali e frequentati della città; anche per questo è consigliabile andarci abbastanza presto, se si vuole prendere posto. Offre un’ottima proposta di cicchetti, tra cui spiccano gli spiedini di pesce.
Codroma
Uno dei bacari più famosi di Venezia, con una cantina di alta qualità e un’ampia varietà di cicheti e piatti tradizionali come spaghetti con le vongole, bigoli, seppie in tecia.
Al Portego
Una tappa imperdibile per i bacaro-tour, alla giusta distanza dalle tratte più turistiche. Il bancone è pieno di assaggi di ogni genere, da abbinare a un drink o al vino della casa.
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