Ecco il modo più semplice per coltivare i cavoli nell’orto di casa

Far crescere per conto proprio gli alimenti da usare in cucina è una sensazione davvero unica che tutti dovrebbero provare almeno una volta. Anche il cavolo può essere un ottimo ortaggio da coltivare in casa: possiede molte proprietà nutritive e si adatta facilmente a diverse condizioni climatiche, il che lo rende un’ottima scelta per creare dei piatti davvero genuini. 

Coltivare i cavoli in casa può dare molte soddisfazioni, se si sa come fare. Ecco quello che serve sapere per farlo nel modo migliore, con l’aggiunta di qualche suggerimento utile anche per chi ha solo un balcone a disposizione.

Che specie di cavolo si possono coltivare nell’orto di casa? 

Parlare di “cavoli” è decisamente troppo generico, specialmente quando si vuole scegliere quale tipologia coltivare. Ne esistono diverse, ognuna con delle proprietà interessanti e un gusto adatto a diverse ricette. Ecco quali specie di cavolo si possono coltivare nell’orto allestito in casa:

  • Cavolfiore;
  • Cavolo Broccolo;
  • Broccolo Romanesco;
  • Cavolo Cappuccino;
  • Cavolo Nero Toscano;
  • Cavolo Rapa;
  • Cavoletti di Bruxelles;
  • Kale;
  • Pak Choi;
  • Verza;
  • Cavolo Riccio;
  • Cavolo Rapa;
  • Cavolo Rosso;
  • Cavolo Portoghese.

A ogni modo il consiglio è quello di scegliere cavolo cappuccio, cavolo nero o verza, perfetti per chi vive in aree con inverni rigidi. Meglio evitare i broccoli, che richiedono un clima mite e, nei periodi più freddi, necessitano di essere coltivati al chiuso, oltre a richiedere un terreno ben concimato e un’umidità costante. 

pianta di cavolo nell'orto

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Qual è il periodo ideale per trapiantare i cavoli

In linea generale, diverse varietà di cavoli possono essere trapiantate già dal mese di agosto, così da avere i primi ortaggi a disposizione per l’autunno e poi per l’inverno. Molte tipologie (come la verza o i cavoletti di Bruxelles) resistono bene al freddo, mentre altre (come i cavolfiori o i broccoli) vanno raccolti prima che le temperature si abbassino troppo. 

Una tecnica molto comoda per avere sempre dei cavoli a disposizione è trapiantare o seminare delle varietà diverse: il ciclo di maturazione dei cavoli si aggira tra i 90 e i 120 giorni, quindi la scelta di piantine con cicli di crescita diversi permetterà di avere una raccolta scalare.

Come coltivare i cavoli nell’orto

Passando alla pratica, come si coltivano i cavoli nell’orticello di casa? Ora che si è pronti a sporcarsi le mani, bisogna sempre partire da questi step fondamentali.

Controllare il terreno

Per far sì che i cavoli crescano serenamente e siano in salute, serve che il suolo sia ben lavorato e ricco di sostanza organica. Generalmente, è meglio che il pH del terreno sia più vicino al neutro o leggermente alcalino: un terreno con pH acido potrebbe esporre il cavolo a diverse malattie. 

Per favorire la crescita, si può anche arricchire il terreno con compost o concime da aggiungere a cadenza regolare. Acqua e cure costanti non devono mai mancare, quindi è bene prepararsi anche a rimuovere le erbacce e a controllare quotidianamente lo stato del suolo per assicurarsi che tutto proceda secondo i piani.

Seminare o trapiantare i cavoli

Dopo aver predisposto il terreno, si può ragionare su come coltivare i cavoli all’interno dell’orto. Solitamente la semina può essere fatta in semenzaio, altrimenti è possibile anche comprare delle piantine già pronte da trapiantare nel proprio terreno.

Considerando quanto detto prima, il periodo migliore per il trapianto di cavoli da avere in autunno o in inverno è nei mesi estivi, tra luglio e agosto. La semina ha invece delle tempistiche diverse

  • se si vogliono avere dei cavoli in autunno conviene anticipare di circa 30-40 giorni rispetto al trapianto;
  • se si vogliono seminare dei cavoli in vista della primavera si può cominciare già a febbraio, prima di coltivare i pomodori

Di solito le semine estive possono soffrire il caldo eccessivo, quindi vanno protette con una rete ombreggiante.

Spazi e distanze da rispettare

Trattandosi di piante abbastanza ingombranti, è importante conoscere le distanze indicative tra una pianta e l’altra. Senza il giusto spazio a disposizione, i cavoli non crescerebbero nel migliore dei modi. Anche in questo caso, la tipologia di cavolo può fare la differenza. Ecco le distanze principali da considerare:

  • I cavoli più ingombranti, come broccoli e cavolfiori, richiedono una distanza tra i 60 e i 70 centimetri;
  • Verze, cappucci e cavoli di Bruxelles, invece, richiedono una distanza intermedia di circa 50 centimetri;
  • Piante meno esigenti come Kale, cavolo rapa o cavolo nero di Toscana richiedono solitamente tra i 30 e i 40 centimetri di distanza.

Come e quando concimare i cavoli

Anche se questi ortaggi riescono a crescere e a produrre bene senza l’aiuto di concimi chimici, necessitano comunque di molte sostanze. La concimazione (con letame, compost o humus) è fondamentale per permettere ai cavoli di maturare come si deve. Prima del trapianto, è utile distribuire con moderazione del concime organico misto. 

Sostanze come calcio e azoto sono molto importanti per la crescita di queste piante. L’azoto, in particolare, può essere distribuito tramite concimi liquidi di origine naturale da sciogliere nell’acqua dell’annaffiatoio (basterà seguire le indicazioni riportate sui flaconi per non sbagliare).

Quando si possono raccogliere i cavoli?

Come accennato prima, il periodo della maturazione (e quindi della raccolta) può variare in base alla tipologia di cavolo. In questi termini, bisogna distinguere tra raccolta precoce (dopo circa 70 giorni) e tardiva (anche oltre i 100 giorni). Se si notano delle colture malate o potenzialmente infette, è sempre meglio compostarle subito e non lasciarle nel terreno per evitare di infettare le altre piante. 

Questi sono i metodi di raccolta da seguire in base alla tipologia di cavolo:

  • Nel caso dei broccoli e dei cavolfiori, bisogna recidere l’infiorescenza. Quando si raccoglie il cavolfiore si può anche estirpare la pianta, mentre per il broccolo ci sono varietà che producono anche rifioriture laterali dopo aver tagliato l’infiorescenza apicale;
  • Cavoli neri e Kale vanno defogliati partendo dal basso e mai cimati (così da prolungare il più possibile la produzione di nuove foglie);
  • Verze e Cappucci vanno recisi dalla testa;
  • Il cavolo rapa si raccoglie per intero, scartando solo le radici;
  • Cavoli cinesi e pak choi vanno raccolti interamente alla base;
  • I cavolini di Bruxelles si staccano dal fusto quando sono tondi e compatti.
raccogliere cavoli nell'orto

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Come far crescere bene i cavoli: l’irrigazione

L’acqua non deve mai mancare alle piante, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno quando la siccità è dietro l’angolo. Piantine giovani vanno irrigate spesso (a giorni alterni dovrebbe bastare, ma dipende sempre dalle condizioni del terreno), evitando che abbiano un aspetto appassito. 

Nel caso di piccoli orticelli che si possono irrigare anche con l’annaffiatoio, si può usare acqua a temperatura ambiente. Per colture più ampie e a file, invece, può essere necessario un impianto di irrigazione da usare fin quando necessario.

Fare attenzione ai parassiti

Purtroppo anche le piante di cavolo possono essere vittime degli attacchi di diversi parassiti o agenti patogeni. I più pericolosi sono la cavaiola, l’altica, le cimici e gli afidi, ma oltre ai parassiti ci sono anche malattie fungine come la peronospora e l’alternariosi. 

Le infezioni possono essere trasmesse molto facilmente, quindi è sempre importante rimuovere il prima possibile qualsiasi residuo in decomposizione per evitare che infetti il terreno circostante. Per prevenire l’arrivo di queste minacce è importante fare delle rotazioni delle colture o utilizzare sostanze fertilizzanti che siano anche dei potenti antiparassitari.

Si possono coltivare i cavoli in vaso sul balcone?

Anche se non è il metodo più semplice per coltivarli, la risposta è sì. I cavoli possono essere coltivati in balcone, anche se lo spazio è abbastanza ridotto. Per scegliere varietà più adatte a questi contesti, le opzioni migliori sono kale e cavolo nero. I cavoli hanno bisogno di un vaso abbastanza grande, dal diametro di almeno 30 cm e di almeno 25 cm di profondità. 

Anche in vaso, la coltivazione in orto sul balcone segue le stesse regole di quella tradizionale. La differenza riguarda soprattutto l’irrigazione, che va effettuata regolarmente e con molta cura. Per mantenere il terriccio in salute, si può anche optare per qualche intervento di concimazione usando prodotti liquidi da diluire in annaffiatoio.

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