Si può coltivare l’assenzio in casa? Cosa sapere sulla celebre pianta

La pianta di assenzio, conosciuta anche con il nome scientifico di Artemisia absinthium, ha origini antiche, in quanto da secoli viene apprezzata per le sue qualità aromatiche e terapeutiche, tanto da diventare protagonista di miti, leggende e tradizioni popolari. Ecco, allora, tutto quello che c’è da sapere sulla pianta di assenzio e come coltivarla in casa.

Come coltivare l’assenzio in vaso

L’Artemisia absinthium si adatta bene alla coltivazione domestica: basterà solo rispettare delle semplici regole per favorire il suo sviluppo rigoglioso ed eventualmente la sua longevità. 

Per iniziare, scegli un vaso di almeno 30 cm di diametro: l’assenzio sviluppa radici molto profonde e necessita di spazio per crescere. È fondamentale utilizzare un terriccio ben drenante, preferibilmente arricchito con sabbia o ghiaia, poiché la pianta teme i ristagni idrici. Proprio per questa ragione, sul fondo del vaso, non dimenticare di disporre uno strato di argilla espansa.

Dal punto di vista dell’esposizione, l’assenzio predilige posizioni soleggiate: il vaso andrebbe quindi messo in un luogo dove possa ricevere almeno 6 ore di luce diretta al giorno. Tuttavia, in zone particolarmente calde e nelle ore più torride puoi spostare la pianta all’ombra per evitare che il sole bruci le foglie più giovani.

L’assenzio è inoltre noto per la sua resistenza alla siccità, ma durante i primi mesi dopo il trapianto è importante mantenere il terreno leggermente umido senza eccedere. Innaffia solo quando il substrato appare asciutto in superficie, anche d’estate, quando l’acqua evapora più facilmente.

assenzio pianta

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Potatura e rinvaso: sono necessari?

Una potatura leggera a fine inverno aiuta a mantenere la forma compatta dell’assenzio pianta e stimola la produzione di nuovi getti. Vale sempre la pena eliminare i rami secchi o danneggiati e accorciare leggermente quelli troppo lunghi. 

Ogni 2-3 anni valuta il rinvaso, scegliendone uno più grande e cambiando parte del terriccio. Non dimenticare, infine, di proteggere il vaso dal gelo spostandolo in una zona riparata o avvolgendolo con tessuto non tessuto. 

A che serve la pianta di assenzio? Le sue proprietà

Questa pianta officinale viene utilizzata soprattutto in fitoterapia per il suo contenuto di principi attivi che le conferiscono un aroma amarognolo e intenso. Le sue foglie e i suoi fiori sono ricchi di sostanze amare che favoriscono la digestione e stimolano l’appetito, motivo per cui l’assenzio è stato tradizionalmente impiegato come tonico digestivo e amaro naturale.

Oltre alle sue virtù digestive, l’assenzio pianta è noto per le proprietà carminative, ovvero la capacità di ridurre la formazione di gas intestinali e alleviare il senso di gonfiore addominale. 

Non meno importante è il suo impiego come pianta ornamentale e repellente naturale contro alcuni insetti: grazie all’odore intenso delle sue foglie, l’assenzio può essere utile per tenere lontane zanzare, formiche e altri ospiti indesiderati dal giardino o dall’orto.

assenzio pianta

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L’assenzio è davvero una pianta velenosa?

La fama dell’assenzio pianta come “velenosa” deriva principalmente dalla presenza del tujone, un composto che, se assunto in grandi quantità o per periodi prolungati, può risultare tossico per il sistema nervoso. Tuttavia, è importante chiarire che la semplice coltivazione o manipolazione della pianta non comporta rischi significativi: la tossicità si manifesta solo in caso di ingestione di dosi elevate o di estratti concentrati.

Le principali differenze tra artemisia e assenzio

Non è infrequente confondere le piante di artemisia e di assenzio, spesso utilizzando entrambi i termini come sinonimi. In realtà, l’assenzio è una specie ben precisa all’interno del vasto genere delle piante di Artemisia, che comprende centinaia di varietà diverse, ognuna con caratteristiche botaniche, proprietà e usi distinti

L’assenzio rappresenta una delle varietà più note del genere Artemisia. Tuttavia, esistono molte altre specie di artemisia, come l’Artemisia vulgaris (artemisia comune), l’Artemisia dracunculus (dragoncello) e l’Artemisia annua (artemisia annuale).

pianta di artemisia

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