Costruito nel 1180 per volere di Guglielmo II d’Altavilla come padiglione di delizie all’interno del parco reale Genoardo, il Palazzo della Cuba a Palermo, noto anche come La Cuba o Castello della Cuba, è una delle testimonianze più affascinanti e misteriose dell’architettura arabo-normanna in Sicilia. L’edificio rappresenta un punto di incontro unico tra arte, storia e cultura. Scopri tutto ciò che rende la Cuba un monumento imperdibile: dalle sue origini regali alle trasformazioni nei secoli, dalle caratteristiche architettoniche alle curiosità letterarie, fino ai consigli pratici per visitarla oggi.
Che cos’è il Palazzo della Cuba e perché si chiama così?
Situato nella parte occidentale di Palermo, il palazzo Cuba Palermo si distingue per la sua struttura imponente e per il fascino che emana ancora oggi. Avvolto da un alone di mistero, il monumento ha attraversato secoli di storia, subendo numerose trasformazioni ma conservando sempre la sua identità unica. Il suo nome, “Cuba”, deriva probabilmente dalla parola araba “qubba”, che indica una cupola, elemento architettonico predominante nell’edificio.
Nel corso dei secoli, la Cuba ha assunto diversi ruoli: da padiglione reale a caserma, da lazzaretto a luogo di ispirazione letteraria. Oggi è considerata uno dei simboli più rappresentativi dell’itinerario arabo-normanno, riconosciuto come Patrimonio UNESCO in Sicilia.

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Origini storiche del Castello della Cuba a Palermo
Il palazzo Cuba di Palermo vede le sue origini in uno dei periodi più floridi della storia siciliana, quando la città era il cuore del regno normanno. Nel 1180, su esplicita volontà di Guglielmo II d’Altavilla, il palazzo Cuba Palermo prese forma come raffinato padiglione di svago e relax all’interno del vasto e celebre parco reale Genoardo. Quest’area verde, conosciuta anche con il nome arabo Jannat al-ard (“il Paradiso in terra”), si estendeva alle porte occidentali di Palermo e rappresentava un giardino delle meraviglie, ricco di acque, agrumeti e piante esotiche.
Il progetto della Cuba rifletteva la volontà dei sovrani normanni di emulare le magnificenze delle corti orientali, integrando elementi architettonici arabi e bizantini con lo stile occidentale. In questo contesto, la Cuba si distingueva come simbolo di prestigio, innovazione e apertura culturale, qualità che ancora oggi emergono con forza visitando questo monumento unico nel suo genere.
Le trasformazioni nei secoli: da lazzaretto a caserma
Nel corso dei secoli, la storia del palazzo Cuba Palermo è stata segnata da profonde trasformazioni che ne hanno modificato la funzione e l’aspetto originari. Dopo il periodo di splendore come padiglione reale, l’edificio fu progressivamente abbandonato dalla corte e destinato a usi ben diversi, spesso legati alle esigenze contingenti della città.
- Lazzaretto: tra il XVI e il XVII secolo, durante le gravi epidemie di peste che colpirono Palermo (in particolare tra il 1576 e il 1621), la Cuba venne convertita in lazzaretto. In questo periodo l’edificio perse parte della sua funzione originaria per essere adattato a luogo di isolamento e cura dei malati.
- Caserma: successivamente, la struttura fu utilizzata come caserma per mercenari borgognoni. Questa nuova destinazione militare segnò un ulteriore distacco dal passato regale dell’edificio e ne accelerò il degrado architettonico.
- Restauri: nel corso del Novecento, il palazzo Cuba Palermo divenne proprietà statale e fu oggetto di importanti restauri negli anni ’80. Questi interventi hanno permesso di recuperare gran parte dell’aspetto originario della Cuba, restituendole dignità storica e artistica e rendendola nuovamente accessibile al pubblico.
Struttura, pianta e simbolismo architettonico della Cuba
Il palazzo Cuba Palermo si presenta con una pianta rettangolare di circa 31 mt per 17, scandita agli angoli da quattro torri leggermente sporgenti che ne rafforzano l’aspetto monumentale. La compattezza dei volumi e la distribuzione degli spazi interni rispondono sia a esigenze funzionali – come la protezione dal caldo estivo siciliano – sia a precise simbologie legate al potere e alla sacralità del luogo.
Un elemento distintivo della Cuba era il grande bacino artificiale che la circondava originariamente: profondo circa 2,5 mt, questo specchio d’acqua rifletteva l’edificio e lo isolava dal resto del giardino reale Genoardo, creando un effetto di sospensione quasi magica.
- Elementi arabi: le muqarnas, tipiche decorazioni a nido d’ape visibili nelle volte e nei soffitti, sono uno degli elementi più riconoscibili dell’arte islamica. All’interno del palazzo Cuba Palermo si trovano anche fontane in marmo e raffinati motivi geometrici, oltre a epigrafi in arabo cufico che celebrano la committenza reale.
- Stile normanno: la robustezza della struttura, le torri angolari e la disposizione simmetrica degli spazi richiamano le architetture militari occidentali, adattate però a una funzione di svago e rappresentanza.
- Interni: l’edificio è suddiviso in tre ambienti comunicanti: la sala centrale, riccamente decorata, ospitava una fontana in marmo che contribuiva a mantenere fresca l’aria. Gli ambienti laterali erano probabilmente destinati al riposo o alle attività private della corte.
Curiosità sul palazzo palermitano
Il Castello della Cuba non è solo uno scrigno di arte e storia: è anche avvolto da leggende, racconti popolari e riferimenti letterari che ne hanno alimentato il fascino nei secoli. Celebre è la sua citazione nel “Decameron” di Boccaccio, dove viene scelta come scenario di una novella d’amore. Ma non mancano le storie misteriose legate alle sue origini e ai personaggi che lo hanno abitato o visitato.

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La Cuba oggi: dove si trova e come raggiungerla
La Cuba si trova in Corso Calatafimi 100 a Palermo, nel cuore del quartiere Cuba-Calatafimi, una zona che conserva ancora oggi tracce evidenti del suo glorioso passato. Il monumento si trova poco distante da altre cose da vedere a Palermo, come la necropoli punica e altre architetture medievali di grande interesse, come la Piccola Cuba di Palermo (nota anche come Cubula) e la Cuba Soprana.
Raggiungere la Cuba è semplice sia con i mezzi pubblici sia in auto, grazie alla vicinanza con alcune delle principali arterie cittadine.
- Con i mezzi pubblici: dalla Stazione Centrale di Palermo prendi il bus n. 327 e scendi in Corso Calatafimi 217, a pochi passi dalla Cuba (15–20 min); in alternativa, puoi usare i bus n. 108 o 309.
- In auto: da Palermo centro percorri Corso Calatafimi verso Monreale; la Cuba si trova al civico 100. Parcheggio disponibile su strada nei dintorni.

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Come visitare La Cuba: orari e biglietti
Organizzare una visita al palazzo della Cuba è semplice, ma è importante conoscere alcune informazioni pratiche. Di seguito trovi i dettagli più rilevanti per accedere al sito e godere appieno della sua atmosfera unica.
- Orari: gli orari di apertura sono da martedì a giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.30; venerdì e sabato dalle ore 9.00 alle ore 18.00; per evitare sorprese, consulta sempre i canali ufficiali regionali prima della visita.
- Biglietti: l’ingresso è a pagamento, il costo è di 4 €; sono disponibili tariffe ridotte per studenti, over 65 e gruppi organizzati. Puoi prenotare visite guidate per approfondire la storia e l’architettura del sito.
- Rilevanza UNESCO: La Cuba è candidata a essere inserita nell’Itinerario Arabo-Normanno Patrimonio dell’Umanità UNESCO, riconoscimento che ne sottolinea il valore universale.
Se sei interessato a conoscere altri esempi di architettura arabo-normanna, puoi abbinare la visita del Palazzo della Zisa o alla Cappella Palatina, anch’essi facilmente raggiungibili dalla zona della Cuba.

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Vivere a Palermo
Il clima a Palermo è mite tutto l’anno, il costo della vita è più contenuto rispetto ad altre grandi città italiane, e la cucina locale è un autentico patrimonio. Il centro storico è un gioiello, mentre i quartieri più residenziali offrono tranquillità e servizi. Se vuoi vivere a Palermo, una città vivace, ricca di storia, cultura e contrasti affascinanti, consulta gli annunci delle case di idealista:
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