Milano non è una città che si lascia scoprire al primo sguardo. La sua anima più profonda si svela lentamente tra un cortile nascosto e una facciata severa. E i suoi poli museali, spesso nati da storie personali o da sogni architettonici, sono il modo più autentico per conoscerla. Ma quali scegliere per cogliere l’essenza della città? Ecco una guida dei musei da visitare a Milano, ognuno con una voce propria e un motivo per essere ricordato.

Pinacoteca di Brera: l’Accademia dell’anima italiana

Oltre il traffico e il rumore di una città sempre in fermento, esiste un luogo caratterizzato da una pace inaspettata, da un’eleganza sussurrata dove tutto sembra rallentare. Si tratta del quartiere di Brera a Milano, riconoscibile per il suo pavimento acciottolato, per i negozi raffinati ma mai eccessivi e per la Pinacoteca.

Nata per volontà di Napoleone nel 1809, doveva essere un museo nazionale per il nuovo Regno d’Italia. Oggi è una delle collezioni d’arte più prestigiose del Paese. Camminando tra i suoi corridoi si incontrano i volti solenni di Mantegna, la dolcezza di Raffaello, l’intensità di Caravaggio. 

Ma la Pinacoteca di Brera è più di un museo. È soprattutto il luogo che conserva la memoria del bello, con un’energia che avvolge ogni visitatore. Una tappa praticamente obbligata tra le cose da vedere a Milano per riappropriarsi del senso del tempo e per ritrovare un dialogo silenzioso con la pittura.

Una delle sale della Pinacoteca di Brera a Milano

Danielle Jansen – CC BY SA-4.0 / Wikimedia Commons

Museo del Novecento: lo sguardo moderno su Milano

È risaputo che Milano sia una città costantemente proiettata verso il futuro. Una tendenza che è possibile notare anche nell’ambito dell’arte e del design attraverso mostre, installazioni e nuovi poli museali che dialogano con la modernità e il divenire. 

Un esempio è il Museo del Novecento. Inaugurato nel 2010 nel Palazzo dell’Arengario e affacciato su Piazza del Duomo, nasce con l’idea di raccontare l’arte italiana del XX secolo in modo organico.

Le sale, luminose e ben curate, accompagnano il visitatore in un viaggio che parte dal Futurismo e arriva alle sperimentazioni più estreme. Iconica la sala dedicata a Lucio Fontana, con il Neon sospeso e la vista mozzafiato sulla cattedrale. Tutti elementi che hanno trasformato il Museo del Novecento nel luogo ideale per chi cerca emozioni contemporanee in un posto profondamente milanese.

MUDEC: il museo che unisce mondi lontani

Andando oltre il centro, che mantiene praticamente intatta la sua identità, Milano è una città in trasformazione. E il MUDEC è proprio un esempio perfetto di evoluzione e reinterpretazione urbana. Inaugurato nel 2015 in un’ex fabbrica nel cuore del distretto creativo di Tortona, il museo nasce per raccontare l’incontro tra le culture.

La sua collezione permanente, frutto di viaggi e donazioni del Comune, raccoglie oggetti dall’Africa, Asia, America e Oceania. Ma è nelle mostre temporanee che il MUDEC dà il meglio: allestimenti curati, artisti internazionali e una visione aperta del mondo. Da visitare assolutamente, dunque, per chi ama riflettere sull’altro e sul senso del viaggio.

Museo Poldi Pezzoli: il sogno di un collezionista

Nel cuore di via Manzoni (una delle vie di Milano più famose) si trova uno dei musei più raffinati d’Europa, nato dal desiderio di un uomo solo: Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Alla sua morte nel 1879, ha lasciato la casa e la collezione alla città, con l’intento di creare un museo aperto a tutti offrendo una sorta di viaggio nel tempo attraverso l’arte e la bellezza puramente estetica.

Le sale del museo Poldi Pezzoli sembrano uscite da un romanzo ottocentesco: ori, velluti, ritratti e reliquie, tutto racconta una Milano colta e aristocratica. Un percorso destinato a lasciare un segno indelebile nell’immaginario di chi ama scoprire le storie dietro gli oggetti e il fascino discreto dell’intimità domestica.

Triennale Design Museum

Milano è la patria indiscussa del design più moderno e rivoluzionario. A dimostrarlo è soprattutto la Triennale, fondata nel 1923 come Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e diventata una realtà stabile nel 1933, con l’edificio progettato da Giovanni Muzio nel Parco Sempione.

Da quel momento è stata trasformata nel punto di riferimento del design italiano e il luogo che ospita un gioiello prezioso per chi ama tutte le evoluzioni artistiche dell’abitare dell’arredo: Il Museo del Design. Aperto nel 2019, racconta l’evoluzione del gusto attraverso sedie, lampade, radio e oggetti quotidiani che hanno fatto scuola. Le mostre temporanee esplorano anche fotografia, architettura e moda.

Si tratta di un luogo dove l’estetica incontra la funzionalità e la bellezza viene articolata attraverso gli aspetti quotidiani del vivere. In sostanza è una tappa da non perdere per chi ha sempre sognato di avere nella propria casa una Eclisse, la storica lampada da tavolo vincitrice del Compasso d’Oro, o un Tulipano, il divano scultoreo, nato dall’immaginario di Gio Ponti per Molteni&C.

triennale design museum

Di TriennMi Pasquale Formisano – CC BY-SA 3.0 / Wikimedia Commons

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

Dedicato a Leonardo da Vinci e ospitato dal 1953 in un ex monastero rinascimentale, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia è tra i più grandi d’Europa nel suo genere. Dalle riproduzioni delle macchine leonardesche alla locomotiva a vapore, dai laboratori interattivi al sottomarino Toti, è un luogo dove la conoscenza si trasforma in esperienza. 

Ideale per famiglie e ragazzi, ma anche per adulti appassionati, è uno spazio dove si coltiva il desiderio di capire come funziona il mondo.

Gallerie d’Italia: arte e silenzio nel cuore di Milano

Aperte nel 2011 da Intesa Sanpaolo, le Gallerie d’Italia occupano tre palazzi storici in Piazza Scala. La collezione permanente include capolavori del Neoclassicismo, del Romanticismo e del Novecento italiano, con opere di Canova, Hayez, Morandi. Gli spazi, sobri e raffinati, spesso ospitano anche mostre fotografiche di altissimo livello. 

Si tratta dunque di un’oasi di pace nel centro cittadino, perfetta per prendersi una pausa dallo shopping e ritrovare l’armonia.

Fondazione Prada: arte e architettura in dialogo

A Milano la moda deve essere sempre protagonista, anche quando si parla di arte. È in questa ottica che nasce la Fondazione Prada, voluta da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, nel 1993. Anni in cui è stato svolto un lavoro di dialogo tra vari settori artistici, per poi aprire al pubblico nel 2015 con la nuova sede permanente in Largo Isarco, progettata da Rem Koolhaas.

Qui l’arte contemporanea si fonde con la riflessione sociale e culturale. Le installazioni sono spesso provocatorie e i temi affrontano questioni globali. A questa visione ed interpretazione così moderna dell’arte si aggiunge anche il Bar Luce disegnato da Wes Anderson, una chicca che rende il luogo ancora più speciale per chi non si accontenta del già visto.

Museo Bagatti Valsecchi: la casa che diventa opera d’arte

Frutto della passione di due fratelli milanesi dell’Ottocento, Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, questa realtà è un esempio raro di casa-museo perfettamente conservata. 

Aperto al pubblico nel 1994, il Museo Bagatti Valsecchi racconta la riscoperta dell’arte rinascimentale attraverso l’arredamento e le collezioni d’arte acquistate in tutta Europa. Ogni stanza è stata pensata e realizzata come un’opera totale, dove nulla è lasciato al caso. Un luogo fuori dal tempo, che affascina per coerenza estetica e calore domestico.

Hangar Bicocca: la fabbrica trasformata in spazio poetico

Fondato nel 2004 da Pirelli in un’ex area industriale della Bicocca, questo spazio d’arte contemporanea ha saputo mantenere l’anima del luogo originario. Le dimensioni monumentali degli spazi permettono installazioni di grande impatto, come i celebri Sette Palazzi Celesti di Kiefer.

In questo modo ogni mostra nell’Hangar Bicocca ha la possibilità di trasformarsi in un’esperienza sensoriale che coinvolge mente e corpo. Un percorso ideale per chi ama essere stupito e provocato offerto in modo assolutamente gratuito. L’ingresso è libero, visto che lo spazio è stato concepito come un regalo alla città.

Museo Teatrale alla Scala: il palcoscenico della memoria

Una lista dei luoghi artistici milanesi non può chiudersi senza un omaggio alla Scala e al suo Museo Teatrale. Aperto nel 1913 grazie alla donazione di un collezionista svizzero, racconta la storia di uno dei teatri più celebri al mondo

Strumenti, costumi, dipinti, lettere: ogni oggetto rivela qualcosa della vita del palcoscenico. E quando si ha la fortuna di vedere la sala teatrale dall’interno, se non ci sono prove in corso, l’emozione è fortissima per chi ama l’opera, ma anche per chi crede che la musica sia parte dell’identità di una città.

Il museo del Teatro La Scala

Zairon – CC BY SA-4.0 / Wikimedia Commons

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