Prendersi cura di una tartaruga, soprattutto se di terra, richiede attenzione e consapevolezza. Questi rettili longevi e affascinanti hanno infatti bisogno di un ambiente sicuro, stimolante e il più possibile simile al loro habitat naturale. Costruire un terrario in casa ben fatto è essenziale, e anche se può sembrare complicato non è certo una missione impossibile. Con le giuste informazioni e un po’ di manualità è possibile garantire loro una vita sana e serena: ecco dunque come fare un terrario per tartarughe che possa ben rispondere alle loro esigenze.
- Valutare lo spazio e le esigenze della tartaruga
- Procurarsi l’occorrente per costruire il terrario
- Come costruire un terrario per tartarughe fai da te
- Riscaldare e illuminare per mantenere sane le tartarughe
- Cosa mettere sul fondo del terrario per tartarughe?
- Quali piante mettere nel terrario per tartarughe?
Valutare lo spazio e le esigenze della tartaruga
Prima di mettersi all’opera progettando un terrario, è essenziale conoscere le esigenze specifiche della specie con cui ci si confronta e che si intende ospitare. Nonostante le tartarughe siano tra gli animali più comuni che si possono tenere in casa, occorre tenere a mente che non tutte hanno le stesse abitudini. Una Testudo hermanni, ad esempio, ha bisogni differenti rispetto a una acquatica.
Per una tartaruga di terra lo spazio deve essere ampio e svilupparsi più in larghezza che in altezza. Il terrario dovrebbe misurare almeno 1,20 x 0,60 metri per un esemplare adulto, ma se si ha la possibilità di costruirne uno più grande è ancora meglio. L’animale ha bisogno di muoversi, esplorare e scavare, come farebbe se si trovasse effettivamente in natura.
Altro aspetto cruciale riguarda la temperatura e l’umidità. Una tartaruga mediterranea ha bisogno di un ambiente asciutto, con una zona calda intorno ai 30°C e una più fresca. Questa è una condizione essenziale e necessaria per poter termoregolare il suo corpo.
Non bisogna dimenticare poi un aspetto unico e peculiare: questi animali vanno in letargo. Il terrario ha l’esigenza di essere progettato anche in funzione della stagione fredda, prevedendo una zona più isolata o esterna dove l’animale possa rifugiarsi.

Richard Mayer – CC BY-SA 3.0 / Wikimedia Commons
Procurarsi l’occorrente per costruire il terrario
Una volta definite le esigenze della tartaruga, è arrivato il momento di passare all’azione: vuol dire che si può procedere con l’acquisto o il reperimento dei materiali necessari. Prima di fare un preventivo di spesa è bene essere consapevoli che per costruire un terrario per tartarughe fai da te non è indispensabile spendere una fortuna. Piuttosto è importante scegliere materiali resistenti, sicuri e atossici.
Il primo passo è rappresentato dalla base del terrario che può essere realizzata con pannelli di legno multistrato trattato, oppure con strutture in plastica rigida o vetro:
- il legno rappresenta sicuramente la scelta più naturale e isolante, ma deve essere impermeabilizzato per resistere all’umidità
- se si opta per il vetro è bene prevedere una buona aerazione, attraverso l’installazione di griglie laterali.
Oltre alla struttura di base, questi sono gli altri elementi che non possono mancare in un terrario:
- Un coperchio o una rete per proteggere l’animale da eventuali predatori, soprattutto se il terrario è posizionato all’esterno.
- Un termometro e un igrometro per controllare temperatura e umidità.
- Una lampada a raggi UVB e una lampada riscaldante, indispensabili per la salute dell’animale.
- Una ciotola per l’acqua e una per il cibo.
- Un substrato naturale come terra non trattata o fibra di cocco.
È consigliato reperire anche qualche elemento decorativo funzionale come rocce, cortecce o rifugi. Offrono stimoli e protezione alla tartaruga che, comunque, deve mantenere alto il suo livello psico fisico.
Come costruire un terrario per tartarughe fai da te
Dopo aver procurato tutto l’essenziale e aver scelto una posizione luminosa ma non esposta direttamente alla luce solare per evitare surriscaldamenti nella struttura, è possibile dare sfogo a tutte le capacità manuali a disposizione per dare forma all’habitat perfetto per la propria tartaruga.
- Tagliati i pannelli di legno secondo le misure desiderate, si procede con l’assemblaggio grazie a viti zincate e angolari, utili per unire le pareti in modo stabile.
- Una volta assemblata la struttura, non bisogna dimenticare di trattare il legno con una vernice atossica e impermeabile, lasciandola asciugare per almeno 24 ore.
Ricordiamo che un buon ricambio d’aria è essenziale per la sopravvivenza della testuggine. Per questo motivo è necessario forare i lati e applicare delle griglie metalliche. Se presente, il coperchio deve essere sempre apribile per facilitare la pulizia e la manutenzione quotidiana.
Nella parte superiore devono essere installate anche le lampade: quella UVB, che va tenuta accesa circa 10-12 ore al giorno, e quella riscaldante.
Una volta completata la struttura, si procede con la disposizione degli elementi interni, ossia substrato, ciotole, rifugi ed eventuali piante. Il risultato finale dovrà ricreare un ambiente il più naturale possibile, con diverse aree da esplorare e in cui rifugiarsi.

Abmurali24 – CC BY-SA 4.0 / Wikimedia Commons
Riscaldare e illuminare per mantenere sane le tartarughe
Uno degli aspetti più importanti per la salute delle tartarughe è la corretta gestione della temperatura e dell’illuminazione. Questi animali sono infatti ectotermi, ossia non producono calore internamente, e per questo motivo devono contare su fonti esterne per mantenere stabile la temperatura corporea.
Chiarito questo aspetto, dunque, è fondamentale che il terrario abbia:
- una zona calda, intorno ai 30-32°C
- e una più fresca, circa 20-22°C.
In questo modo l’animale può spostarsi in base alle sue necessità, mantenendo sempre il giusto equilibrio. Ma come garantire una condizione del genere?
La soluzione è rappresentata dall’utilizzo di una lampada riscaldante, posizionata in un angolo del terrario. Ma non è il solo elemento cui far riferimento: anche la luce UVB è altrettanto fondamentale dato che serve alle tartarughe per metabolizzare la vitamina D3 e fissare il calcio nelle ossa. Senza l’esposizione ai raggi UVB le tartarughe rischiano gravi patologie come il rachitismo.
Per questo motivo è essenziale ricordare di sostituire le lampade ogni 6-12 mesi, anche se ancora funzionanti. Con il tempo tendono infatti a perdere efficacia.
Tra gli altri elementi utili c’è anche un timer che, una volta impostato, ha il compito di regolare le ore di luce, simulando un ciclo giorno-notte. Inoltre, è consigliato tenere sotto controllo i valori interni con termometro e igrometro affidabili, per evitare picchi di umidità o temperature troppo basse.
Cosa mettere sul fondo del terrario per tartarughe?
Il substrato del terrario è uno degli elementi chiave per il comfort della tartaruga. Deve essere naturale, privo di agenti chimici e adatto alla specie ospitata. Le opzioni più comuni per tartarughe di terra includono:
- Terra da giardino non concimata
- Fibra di cocco
- Corteccia sminuzzata
- Paglia o fieno.
È importante che il fondo consenta lo scavo, soprattutto se l’animale ama interrarsi. La profondità ideale è di almeno 10-15 cm. Evitare assolutamente sabbia silicea o ghiaia che possono essere ingerite e causare problemi intestinali.
Quali piante mettere nel terrario per tartarughe?
Le piante non sono solo decorative: offrono riparo, umidità e stimoli sensoriali. Le migliori specie di piante da inserire in un terrario per tartarughe sono quelle commestibili e resistenti, come:
Meglio evitare elementi ornamentali potenzialmente tossici. Per questo motivo è sempre consigliato scegliere piante biologiche e prive di pesticidi. Importante poi è posizionarle ai margini del terrario. In questo modo l’animale può muoversi liberamente e scegliere se nutrirsene o nascondersi tra le foglie.
Comments are closed