Il cappotto termico rappresenta una soluzione eccellente per migliorare l’efficienza energetica di un edificio; allo stesso tempo, è esposto a una serie di possibili imprevisti, come ad esempio la proliferazione di formiche al suo interno. Si tratta di un problema che, se non risolto in maniera tempestiva, può compromettere l’integrità del sistema isolante e generare costi significativi per gli abitanti dell’edificio. Esploreremo qui le possibili soluzioni al problema delle formiche nel cappotto termico, determinando anche le cause di questo fastidioso fenomeno.
Perché le formiche vanno nel cappotto termico?
Le formiche sono insetti essenzialmente opportunisti, e sono naturalmente attratte da ambienti in grado di offrire loro riparo, calore e accesso alle risorse di cui hanno bisogno. Il cappotto termico può costituire l’habitat perfetto per questi animali, per via delle caratteristiche strutturali che presenta. Più precisamente:
- i materiali isolanti come il polistirene espanso e la lana di roccia, usati molto di frequente per realizzare i cappotti termici, offrono un ambiente caldo, asciutto e protetto da possibili predatori, e dunque perfetto per delle formiche in cerca di un luogo dove nidificare;
- le piccole crepe, fessure e imperfezioni che si vengono a formare nelle pareti durante l’installazione del cappotto, soprattutto se non corretta, costituiscono dei punti di accesso perfetti per le formiche;
- eventuali residui organici o persino tracce di cibo accumulati nei pressi del cappotto possono attrarre una gran quantità di insetti, comprese le formiche;
- nei mesi più freddi e piovosi dell’anno le formiche sono ancora più strenuamente alla ricerca di un luogo riparato in cui rifugiarsi, e il cappotto fornisce una barriera termica perfetta che protegge anche dalle intemperie.

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I rischi associati all’infestazione di formiche
La proliferazione di formiche nel cappotto termico non è soltanto un problema di natura estetica, ma può avere conseguenze anche molto serie. La più grave consiste in una serie di danni strutturali causati al cappotto dalle formiche, per via del loro incessante scavare all’interno: ciò ridurrà inevitabilmente il suo potere di isolamento termico e acustico, compromettendone intere sezioni e provocando un aumento dei consumi energetici per chi abita nell’edificio.
A ciò si aggiunge il fatto che più questo problema viene ignorato e più elevato sarà il costo degli interventi necessari per risolverlo: in caso di infestazioni molto estese potrebbe essere necessario rimuovere o sostituire intere sezioni del cappotto, con spese pari a diverse migliaia di euro.
Non va inoltre sottovalutato il problema igienico che la presenza di formiche nel cappotto termico può rappresentare: si tratta del resto di insetti in grado di trasportare e trasmettere batteri nonché di attirare altri parassiti, rendendo alquanto malsano l’ambiente circostante.
Come prevenire la presenza delle formiche nel rivestimento termoisolante
La soluzione più efficace, come in molti casi, consiste nell’eseguire una serie di azioni di prevenzione al fine di ridurre in modo significativo il rischio di infestazioni di formiche nel cappotto termico.
La prima di queste azioni va messa in atto già al momento dell’installazione del cappotto, che dovrebbe essere eseguita sempre da professionisti del settore. Si consiglia in questa fase di controllare attentamente che i giunti siano ben sigillati con materiali impermeabili e che non siano presenti fessure o spazi vuoti di alcun tipo; eventuali fori destinati a tubazioni o cavi possono essere coperti con zanzariere o reti a maglia fine.
Una volta installato il cappotto, è bene ispezionarne la superficie esterna a cadenza regolare, prestando particolare attenzione alle aree vicine al suolo o a eventuale vegetazione: l’obiettivo è di verificare la presenza di crepe, segni di umidità o accumuli di detriti che potrebbero attirare delle formiche.
È importante inoltre procedere con interventi di pulizia dell’area circostante, per rimuovere eventuali detriti, foglie, residui di cibo e qualsiasi materiale organico si possa essere accumulato nei pressi delle pareti; è buona norma procedere anche alla potatura di piante e arbusti sporgenti che potrebbero facilitare l’accesso alle pareti per le formiche.
Una corretta ispezione delle fondamenta e del drenaggio del terreno garantirà che non vi siano ristagni di acqua, poiché l’umidità tende ad attirare le formiche. Una ulteriore misura di prevenzione consiste nell’applicare prodotti repellenti o esche non tossiche in punti strategici del terreno o sul perimetro dell’edificio, per scoraggiare ulteriormente la presenza di formiche.

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Cosa fare quando le formiche attaccano il cappotto termico
Se invece ci si rende conto che le formiche vanno eliminate perché hanno già colonizzato il cappotto termico, è di estrema importanza agire in modo tempestivo e con il giusto metodo. In particolare, si consiglia di:
- capire l’entità dell’infestazione individuando i punti di accesso e di uscita delle formiche, cercando la presenza di nidi spesso segnalata da piccoli mucchi di detriti, e in generale ispezionando eventuali crepe o lesioni nel cappotto;
- posizionare in presenza dei punti di accesso delle esche a base di gel insetticida (si sconsiglia l’uso di spray), che le formiche scambino per cibo portandolo al resto della colonia; utilizzare poi del silicone o dello stucco per sigillare temporaneamente tali punti di accesso;
- in caso di infestazioni moderate o gravi, rivolgersi a una ditta specializzata in disinfestazioni, che utilizzerà prodotti mirati per eliminare le formiche senza danneggiare il cappotto e fornirà consigli preziosi per prevenire nuove infestazioni;
- in caso di danni ingenti al cappotto stesso, consultare un tecnico specializzato che provveda a rimuovere e sostituire le parti lesionate e compromesse;
- controllare periodicamente l’area interessata per almeno i successivi 2-3 mesi, continuando a piazzare esche nei paraggi per scoraggiare la presenza di formiche in futuro.
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