I tulipani sono tra i fiori più amati grazie ai loro colori vivaci che rallegrano tutta la primavera e alla facilità di coltivazione. Ma cosa fare dei bulbi dopo la fioritura? O, più concretamente, si possono lasciare i bulbi di tulipano nel terreno oppure è necessario rimuoverli ogni anno? Ecco tutti i consigli per coltivare al meglio i tuoi tulipani, facendo in modo che fioriscano anche durante gli anni successivi.
Cosa succede se lascio i bulbi di tulipano nel terreno
Dopo la fioritura primaverile, il tulipano entra in una fase di riposo vegetativo. Se scegli di lasciare i bulbi interrati, questi iniziano lentamente a riassorbire le sostanze nutritive dalle foglie che, ingiallendosi e seccando, restituiscono energia al bulbo. In altre parole, attraverso questo ciclo il bulbo avrà riserve sufficienti per la fioritura dell’anno successivo.
Tuttavia, non tutte le varietà di tulipano sono uguali: alcune specie botaniche e rustiche sono più adatte a restare sempre nel terreno, mentre le varietà ibride spesso tendono a indebolirsi se lasciate in loco per più anni consecutivi. Ciò accade perché i bulbi possono essere soggetti a marciumi, attacchi di parassiti o funghi, soprattutto se il terreno è pesante e trattiene troppa umidità.
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Il periodo adatto per toglierli
Se non volessi investire più tempo nella coltivazione dei tulipani, potresti considerare di togliere i bulbi dal terreno. Il periodo migliore per togliere i bulbi di tulipano dal terreno coincide con la fine del loro ciclo vegetativo, ovvero quando le foglie sono completamente ingiallite e secche. Questo momento generalmente arriva in genere tra fine maggio e giugno nella gran parte delle regioni italiane. Nulla vieta, infatti, di piantare i bulbi di tulipiano durante la primavera successiva.
Quante volte fioriscono i bulbi di tulipano
D’altro canto, se volessi tentare una seconda fioritura l’anno successivo, dovrai assicurarti che la varietà scelta sia adatta a resistere.
In condizioni ideali, ovvero terreno ben drenato, clima favorevole e varietà botaniche adatte, i bulbi di tulipano possono rifiorire anche per più anni consecutivi. Tuttavia, come già accennato, le varietà ibride più comuni tendono a esaurirsi col tempo: già dal secondo o terzo anno la fioritura può risultare meno abbondante o addirittura assente, soprattutto se il bulbo non riesce a rigenerarsi correttamente.
Ad ogni modo, in condizioni ideali, i bulbi lasciati nel terreno possono regalare fioriture anche per 3-4 anni consecutivi. Al contrario, in aree con inverni molto piovosi o terreni pesanti e argillosi, la fioritura tende a ridursi già dopo il primo anno.
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Il modo per moltiplicare i bulbi di tulipano
Quando lasci un bulbo nel terreno, può anche avvenire un processo di moltiplicazione naturale. Ciò accade principalmente attraverso la formazione di piccoli bulbi laterali, chiamati bulbilli, che si sviluppano attorno al bulbo madre durante il ciclo vegetativo.
Questi bulbilli, se lasciati crescere indisturbati nel terreno e in condizioni favorevoli, maturano progressivamente nel giro di qualche anno fino a diventare bulbi adulti capaci di produrre fiori.
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Quali bulbi si possono lasciare nel terreno
Il tulipano non è l’unica pianta bulbosa frequentemente coltivata nei giardini italiani. Ce ne sono tante altre che si sviluppano allo stesso modo, e i cui bulbi possono rimanere nel terreno. Tra questi:
- Narcisi: noti per la loro straordinaria capacità di adattamento, i narcisi sono tra i bulbi più facili da lasciare nel terreno. Resistono bene al freddo e si moltiplicano spontaneamente.
- Crocus: questi piccoli bulbi primaverili sono ideali per i prati e nei giardini rocciosi. Una volta piantati, possono crescere indisturbati per anni.
- Giacinti selvatici: perfetti per zone in penombra, si adattano bene se lasciati interrati.
- Scilla e Muscari: entrambe queste specie sono molto robuste e si diffondono facilmente se lasciate nel terreno dopo la fioritura.
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