Il Cammino di San Benedetto è una delle esperienze più autentiche per coloro che vogliono scoprire il Centro Italia a piedi. Questo itinerario si snoda per circa 300 chilometri, collegando Norcia, luogo di nascita di San Benedetto, a Montecassino, sede della celebre abbazia fondata dal santo. Nel mentre, attraversando Umbria e Lazio, il percorso sa offrire paesaggi mozzafiato, ma anche borghi medievali da scoprire. Ecco, allora, cosa sapere sul Cammino di San Benedetto e qual è la sua difficoltà.
Le tappe del Cammino di San Benedetto
Il cammino di San Benedetto si articola in 16 tappe, ognuna con caratteristiche e difficoltà differenti. Conoscerle in anticipo ti permette di programmare il tempo da dedicare al cammino, dove dormire e, eventualmente, affrontarlo per tratti:
- Norcia – Cascia (17 km, difficoltà: media)
- Cascia – Monteleone di Spoleto (18 km, difficoltà: media)
- Monteleone di Spoleto – Leonessa (13 km, difficoltà: media)
- Leonessa – Poggio Bustone (14 km, difficoltà: impegnativa)
- Poggio Bustone – Rieti (17 km, difficoltà: facile)
- Rieti – Rocca Sinibalda (20 km, difficoltà: media)
- Rocca Sinibalda – Castel di Tora (15 km, difficoltà: media)
- Castel di Tora – Orvinio (13,5 km, difficoltà: impegnativa)
- Orvinio – Mandela/Vicovaro (20 km, difficoltà: media)
- Mandela – Subiaco (29 km, difficoltà: media)
- Subiaco – Trevi nel Lazio (17 km, difficoltà: impegnativa)
- Trevi nel Lazio – Collepardo (22 km, difficoltà: media)
- Collepardo – Casamari (25 km, difficoltà: facile)
- Casamari – Arpino (21 km, difficoltà: impegnativa)
- Arpino – Roccasecca (18 km, difficoltà: media)
- Roccasecca – Montecassino (19 km, difficoltà: impegnativa)
Alla fine di ogni tappa è possibile farsi timbrare la credenziale del percorso, così da conservare il ricordo di ogni momento del Cammino.

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Quanti chilometri ha il Cammino di San Benedetto?
Ma in totale, quanto bisognerà camminare per completare tutto il percorso? Il percorso ufficiale si estende per circa 300 chilometri complessivi. Questa distanza collega Norcia, città natale di San Benedetto, a Montecassino, meta finale dove si trova la storica abbazia fondata dal santo. In totale, quindi, volendo percorrere una tappa al giorno, ci sarà bisogno di 16 giorni, per una media di 18,75 chilometri al giorno.
Qual è la difficoltà del Cammino di San Benedetto?
Come ogni cammino, si alternano tratti accessibili ad altri più impegnativi. La difficoltà complessiva viene generalmente classificata come media, ma le parti montuose potrebbero essere più complicate. Per questo è importante informarsi in anticipo sul tratto che si va a percorrere ed essere dotati dell’attrezzatura necessarie, come scarpe apposite, un cappellino, dei bastoncini e vestiti da trekking.

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Il Cammino di San Benedetto in bici: cosa sapere
Il cammino di San Benedetto non è solo un’esperienza da vivere a piedi: può essere anche percorso in bici. Infatti, questo percorso è apprezzato anche da chi pratica cicloturismo. La traccia è lievemente differente, per evitare dei tratti che sarebbero pericolosi da percorrere in bici.
Tuttavia, i punti di sosta rimangono sostanzialmente uguali. Per conoscere il percorso in bici, è possibile consultare il sito ufficiale del cammino e scaricare la traccia gps completa. Ad ogni modo, si tratta di un itinerario che richiede una bici adatta a terreni misti, come una mountain bike o una gravel.
Dove dormire lungo il percorso?
Prima di percorrere il cammino è legittimo informarsi lungo l’ospitalità sul percorso: dove è possibile pernottare durante le tappe? Lungo i circa 300 km che separano Norcia da Montecassino, il cammino attraversa numerosi borghi storici e piccoli centri che offrono accoglienza ai pellegrini. In molti di questi paesi troverai strutture ricettive di vario tipo: ostelli, B&B, affittacamere, piccoli alberghi e, in alcuni casi, accoglienza religiosa presso conventi o parrocchie. In particolare, potrai fermarti a:
- Norcia: punto di partenza (o di arrivo) del cammino, offre numerose soluzioni per il pernottamento, dagli hotel agli ostelli per pellegrini.
- Cascia: rinomata meta spirituale, ideale per una sosta in un borgo medievale
- Monteleone di Spoleto: tra Umbria e Lazio, è un borgo arroccato su una collina.
- Leonessa: tappa perfetta per chi cerca tranquillità e servizi essenziali.
- Rieti: città più grande lungo il percorso, con ampia scelta di alloggi e servizi.
- Castel di Tora: affacciato sul Lago del Turano, offre ospitalità in un contesto panoramico unico.
- Orvinio: uno dei borghi più belli d’Italia, perfetto per rilassarsi a metà cammino.
- Subiaco: meta spirituale e storica, offre soluzioni per alloggi, ma anche tante cose da vedere.
- Casamari: celebre per la sua abbazia, qui si respira un clima tranquillo.
- Montecassino: meta finale del cammino di San Benedetto, qui puoi trovare alloggio sia nella zona dell’abbazia che a Cassino. Inoltre, nel paese c’è una stazione ferroviaria, utilissima per chi vuole ritornare al punto di partenza o a città come Roma o Napoli.

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Vivere a Norcia
Oltre a essere il punto di partenza del cammino e vantare tante cose da vedere, è anche un luogo dove pensare di trasferirsi. Qui ci sono scuole, strutture sanitarie, supermercati e attività commerciali così come una rete di trasporti che collega la città ai principali centri di Umbria e Lazio.
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