Pavimento PVC o SPC, quale differenza c’è e come sceglierlo

Quando si avviano i lavori di ristrutturazione di un appartamento, una delle scelte più importanti che devono essere prese riguarda i materiali da utilizzare. La domanda che in molti si pongono è quale sia la differenza tra un pavimento PVC o SPC? La risposta è molto semplice: consiste nel supporto rigido. Il pavimento SPC è una tipologia del PVC: si posa flottante, utilizzando un semplice incastro a click.

Qual’è la differenza tra un pavimento in SPC e uno in PVC

A rendere differente un pavimento SPC da uno in PVC è sostanzialmente il supporto rigido. Le due soluzioni fanno parte della stessa famiglia, tanto che non è sbagliato affermare che i pavimenti SPC siano un prodotto PVC.

In altre parole quando si posa un pavimento PVC flottante e viene utilizzato un incastro a click, si sta utilizzando un SPC. Quest’ultimo permette di ottenere una maggiore stabilità dimensionale: la struttura attraverso la quale è stato composto il PVC ha una mescola che permette di dare una maggiore solidità al pavimento, rendendolo più stabile e compatto.

Il pavimento SPC permette di sfruttare tutte le caratteristiche che contraddistinguono il PVC:

  • è facile da pulire;
  • resiste ai liquidi;
  • ha uno spessore molto basso;
  • risulta essere particolarmente resistente.
Posa del pavimento

Freepik

Che cos’è un pavimento SPC

Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono un pavimento SPC? È composto da polvere di minerale è ha uno spessore particolarmente ridotto – che oscilla tra i 4 e i 5,5 mm -, ma soprattutto sono molto facili da posare. È una soluzione da adottare da quanti volessero posarlo in autonomia.

Possono essere facilmente sovrapposti ad un pavimento che esiste già. La loro durata è superiore rispetto ad altre tipologie di materiali utilizzati per i rivestimenti dei pavimenti. Possono essere utilizzati in diversi ambiti, sia in una casa privata che in un locale commerciale.

A permettere il livello di resistenza è la composizione del rivestimento, che vede intrecciarsi alla perfezione la pietra e un polimero, che riescono a rendere il pavimento resistente all’acqua.

Il pavimento Spc non è tossico

È importante sottolineare che il pavimento SPC non è tossico. È realizzato con un materiale privo di sostanze nocive: per questo è sicuro per la salute.

Il materiale, inoltre, risulta essere riciclabile, contribuendo, in questo modo, a ridurre l’impatto sull’ambiente.

Perché dovrebbe essere scelto il pavimento SPC

Quali sono le motivazioni che potrebbero portare alla scelta di un pavimento SPC? È un prodotto ad elevata densità, con un basso spessore. Questo lo rende perfetto per la ristrutturazione di un immobile, quando non si ha intenzione di alzare troppo il livello della superficie calpestabile.

È una buona soluzione nel momento in cui si ha la necessità di un pavimento sottile che è, allo stesso tempo, resistente. È robusto: grazie alla sua densità riesce a resistere bene ai colpi e alle ammaccature. I prodotti più performanti permettono di ottenere una pavimentazione adatta anche agli ambienti commerciali, che sono soggetti ad una più alta sollecitazione.


Il pavimento SPC è stabile, grazie al pannello di supporto rigido, rendendolo meno suscettibile all’espansione, nel caso in cui dovessero esserci degli sbalzi estremi di temperatura, determinati dai raggi di sole o dalle fonti di calore.

Sono resistenti all’acqua, anche se spesso c’è un po’ di confusione: vengono chiamati impermeabili, anche se sarebbe più corretto dire che sono resistenti all’acqua. In altre parole non possono essere immersi nell’acqua, ma costituiscono una buona soluzione per bagni, cucine e bar, perché l’eventuale acqua che vi cade sopra non costituisce un problema.

Pavimento spc in una camera da letto

Freepik

Quali sono gli svantaggi del pavimento SPC

Nel momento in cui si vuole utilizzare un pavimento PVC è bene prendere in considerazione tutti i pro e i contro di questa scelta. Uno dei primi aspetti da prendere in considerazione è quello estetico: nel caso in cui viene scelto un pavimento simile al legno, è davvero uguale al legno? Se da un lato questa scelta può apparire pratica e semplice, è pur vero che non si tratta di legno.

L’SPC è, inoltre, un materiale particolarmente freddo: non trattiene il calore. Questo difetto può diventare rilevante nel momento in cui si dovesse decidere di coprire un pavimento già freddo. Ma al tempo stesso è un vantaggio quando si utilizza un sistema di riscaldamento a pavimento, perché non ostacola il passaggio del calore delle serpentine.

Una delle caratteristiche del pavimento SPC è la sua resistenza all’acqua, ma non è impenetrabile. Nella fase di installazione è necessario fare attenzione ai punti di giuntura, dove l’acqua potrebbe infiltrarsi. Quando si lava il pavimento, inoltre, è opportuno fare in modo che non rimangano a lungo dei ristagni.

Da non dimenticare, poi l’effetto rimbombo al calpestio. Possono essere installati degli ottimi materassini che lo attenuano, ma che non lo possono far sparire del tutto.

Posa pavimento sic

Freepik

Gli altri problemi del pavimento SPC

Altri problemi connessi con il pavimento SPC sono quelli che vengono elencati qui di seguito.

Spessore ridotto

Il pannello ha uno spessore di pochi millimetri: questo lascia poco spazio all’incastro delle plance, che sono esili. Questo riduce alcune prestazioni meccaniche – stiamo pensando, per esempio, alla trazione – che risultano essere inferiori rispetto ad altri tipi di flottanti – come i parquet e i laminati – che hanno degli incastri più robusti.

Serve un sottofondo perfetto

A differenza di altri flottanti il pavimento SPC necessità di un appoggio pressoché perfetto su cui essere installato: non permette di compensare delle piccole imperfezioni. Questo significa che il sottofondo deve essere solido, compatto e planare. Se dovessero emergere delle irregolarità, devono essere corrette con degli specifici autolivellanti.

#

Comments are closed