Il venerdì 13 porta sfortuna o fortuna? Anche in Italia?

Venerdì 13: solo a nominarlo molti provano un brivido, altri sorridono scettici. Ma in Italia e nel resto del mondo venerdì 13 porta sfortuna o fortuna? Capire perché il questa data sia così controversa significa andare a sfogliare storie di simbolismi, numerologia e credenze popolari. Scoprirai le vere origini della superstizione, i motivi per cui il venerdì 13 è temuto (o celebrato, le differenze culturali e le risposte alle domande più frequenti.

Perché si dice che il venerdì 13 porta sfortuna?

Non si tratta solo di una semplice superstizione moderna: la paura di questa data ha attraversato epoche e culture, assumendo significati diversi e alimentando credenze ancora oggi molto diffuse. Ma da dove nasce davvero questa fama negativa? E perché proprio il venerdì 13 è diventato sinonimo di sfortuna in molte parti del mondo?

venerdì 13 porta sfortuna o fortuna

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Le radici tra mito, religione e storia

La cattiva reputazione del venerdì 13 nasce da una combinazione di elementi che spaziano dal mito nordico alle tradizioni cristiane, fino agli eventi storici realmente accaduti. Questi diversi filoni si sono intrecciati nel tempo, cementando un immaginario collettivo difficile da scardinare.

  • Miti nordici: secondo la leggenda, durante un banchetto nel Valhalla, Loki – dio dell’inganno – fu il tredicesimo a presentarsi non invitato, portando caos e morte. Da qui il numero 13 viene associato all’arrivo di eventi infausti.
  • Tradizione cristiana: l’episodio dell’Ultima Cena vede tredici commensali a tavola (Gesù e i dodici apostoli), con Giuda – il traditore – come tredicesimo. La crocifissione di Gesù avvenne poi di venerdì, rafforzando l’idea che questa combinazione sia particolarmente sfortunata.
  • I Templari: cosa è successo il 13 di venerdì? Un fatto storico che ha contribuito a radicare la superstizione: l’arresto dei Cavalieri Templari ordinato da Filippo IV di Francia avvenne proprio venerdì 13 ottobre 1307. Questo evento tragico ha segnato nell’immaginario collettivo occidentale la data come simbolo di sventura.
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Ultima Cena, Pietro Perugino – Sailko, CC BY-SA 3.0

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Il numero 13 nella superstizione: fobie e varianti culturali

Oltre all’associazione con il venerdì, anche il numero 13 da solo è spesso visto con sospetto. Questa avversione ha dato origine a vere e proprie fobie riconosciute dalla psicologia, ma non mancano eccezioni e curiosità che dimostrano come il significato della data cambi notevolmente da cultura a cultura.

  • Triscaidecafobia: il termine indica la paura irrazionale del numero 13. In molti paesi occidentali, questa fobia è così diffusa che spesso si evita di numerare il tredicesimo piano negli edifici o il posto numero tredici in treni e aerei.
  • Parascevedecatriafobia: si tratta della fobia specifica per il venerdì 13, che può arrivare a condizionare pesantemente la vita quotidiana di chi ne soffre.
  • Simboli positivi: non tutte le culture vedono il 13 come un simbolo negativo. In epoca pagana sia il venerdì che il tredici erano associati alla fertilità e alla prosperità, legati al ciclo lunare e alle divinità femminili.

Venerdì 13 tra Italia e mondo: sfortuna, fortuna e curiosità

Analizzare come la superstizione si declina tra Italia – dove è il venerdì 17 che porta sfortuna – e resto del mondo aiuta a capire quanto la differenza sia legata più alle tradizioni locali che a una realtà oggettiva.

Qual è il giorno sfortunato venerdì 13 o venerdì 17? 

In Italia, la superstizione che riguarda il venerdì 13 è molto meno sentita rispetto a quella legata al venerdì 17. Questo fenomeno trova le sue radici nella cultura popolare e nella storia: tra le cose che portano sfortuna, il numero 17 è associato alla cattiva sorte per via dell’anagramma romano XVII, che può essere riorganizzato in VIXI (“ho vissuto”), un’espressione presente sulle tombe antiche e simbolo di morte. Al contrario, il 13 porta fortuna in Italia: basti pensare all’espressione “fare tredici” riferita al Totocalcio, che indica una grande vincita o fortuna improvvisa.

Nei paesi anglosassoni come Stati Uniti e Regno Unito, invece, la paura del venerdì 13 è radicata e diffusa: qui la combinazione del giorno venerdì con il numero 13 è considerata particolarmente infausta. In Francia, la superstizione segue la stessa linea anglosassone, mentre in Spagna e Grecia il giorno da evitare è il martedì 13.

venerdì 13 porta sfortuna o fortuna

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Aneddoti, cultura popolare e impatto sociale

L’influenza della superstizione legata al venerdì 13 si riflette anche nella cultura popolare, nei comportamenti quotidiani e persino nell’architettura. Il modo in cui la società reagisce a questa data offre spunti curiosi e spesso sorprendenti.

  • Cinema e media: il celebre film horror “Venerdì 13” ha contribuito in modo decisivo a rafforzare la reputazione negativa della data nel mondo anglosassone, trasformandola in un’icona della paura collettiva.
  • Personaggi famosi: non tutti vedono il 13 come un numero sfortunato: ad esempio, la cantante Taylor Swift lo considera il suo numero fortunato, tanto da citarlo spesso nelle sue canzoni e nei suoi post social.
  • Comportamenti: in molti evitano di prendere decisioni importanti, viaggiare o iniziare nuovi progetti proprio di venerdì 13. Altri invece colgono l’occasione per sfidare la sorte o addirittura considerano questa data come un portafortuna personale.
  • Curiosità architettoniche: in diversi edifici – soprattutto negli Stati Uniti – manca il piano numero 13; una scelta dettata dalla paura diffusa tra gli inquilini. In Italia, invece, spesso viene saltata la fila 17 sugli aerei, confermando quanto le superstizioni siano radicate anche nelle scelte progettuali.
venerdì 13 porta sfortuna o fortuna

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