L’assenza dei cestini in Giappone non è casuale né recente: si tratta di una caratteristica profondamente radicata nella società nipponica, frutto di una lunga evoluzione storica e di precise scelte culturali. Ma perché in Giappone non ci sono i cestini per strada, anche nelle grandi città come Tokyo? Questa curiosità colpisce molti viaggiatori italiani, sorpresi dall’ordine e dalla pulizia che regnano ovunque nonostante l’assenza quasi totale di contenitori per i rifiuti.
Perché in Giappone non ci sono i cestini della spazzatura
Sebbene la cultura giapponese abbia da sempre promosso ordine e pulizia, la drastica riduzione dei cestini non è solo frutto di tradizione, ma risponde anche a precise esigenze di sicurezza nate negli ultimi decenni. Questo cambiamento ha avuto un impatto profondo sulla vita quotidiana e su come vengono gestiti i rifiuti, influenzando abitudini, comportamenti e persino la percezione degli spazi pubblici da parte dei cittadini e dei visitatori.
Infatti, un momento spartiacque nella questione è stato l’attentato con gas sarin avvenuto nella metropolitana di Tokyo nel 1995. Questo tragico episodio, che ha scosso profondamente l’opinione pubblica e le istituzioni, ha portato il governo giapponese a rivedere le politiche di sicurezza urbana.
In seguito all’attentato, le autorità hanno deciso di eliminare la maggior parte dei cestini nelle stazioni ferroviarie, nei parchi e nelle strade cittadine, temendo che potessero essere utilizzati per nascondere esplosivi o sostanze pericolose.

Pexels
Dove si buttano i rifiuti in Giappone?
In Giappone, se per strada non ci sono i bidoni, la regola implicita è una sola: portare i rifiuti a casa e smaltirli secondo le regole locali. Il Giappone punta molto sull’educazione civica: ci si aspetta che ognuno sia responsabile dei propri rifiuti.
E come si organizzano i giapponesi durante la giornata? Portano con sé una busta o contenitore per raccogliere i propri rifiuti durante la giornata. Oppure cercano negozi, kombini (convenience store) o stazioni ferroviarie, che spesso hanno bidoni divisi per tipo (plastica, lattine, rifiuti generici).

Unsplash
Regolamenti comunali rigorosi e comportamenti quotidiani
Un altro aspetto chiave per capire perché in Giappone non ci sono i cestini è rappresentato dalla presenza di regolamenti comunali estremamente dettagliati e da una serie di comportamenti quotidiani che contribuiscono a mantenere le città pulite e ordinate.
- Ogni comune regolamenti molto rigorosi: in Giappone, la raccolta differenziata segue norme precise che variano da comune a comune. I cittadini devono separare i rifiuti in numerose categorie (carta, plastica, vetro, metalli, rifiuti combustibili e non combustibili), rispettando giorni e orari specifici per l’esposizione. Chi non segue queste regole rischia multe o avvertimenti ufficiali.
- Pulizia delle città: senza la possibilità di gettare rifiuti ovunque, le persone sono costrette a pensarci due volte prima di produrre spazzatura fuori casa. Questo meccanismo riduce notevolmente il rischio di abbandono di rifiuti e contribuisce a rendere le città giapponesi tra le più pulite al mondo.
- Abitudini alimentari: in Giappone è considerato poco educato mangiare o bere camminando per strada. Questa norma sociale limita la produzione di rifiuti urbani, poiché la maggior parte delle persone consuma cibo e bevande in luoghi appositi (come aree ristoro o vicino ai distributori automatici), dove sono disponibili i pochi cestini presenti.
- Controllo sociale e senso civico: il rispetto delle regole è favorito anche da un forte controllo sociale: chi trasgredisce rischia non solo sanzioni economiche, ma anche la disapprovazione della comunità. Questo rafforza ulteriormente l’impegno collettivo verso la pulizia degli spazi pubblici.

Unsplash
Cestini: tipologie e regole d’uso
Se proprio hai trovato un certino in una stazione ferroviaria o in un market, prima di gettare qualsiasi cosa nei cestini pubblici giapponesi, è essenziale conoscere alcune regole fondamentali. I contenitori sono spesso differenziati in base al tipo di rifiuto: plastica (PET), lattine, carta o rifiuti combustibili/non combustibili. È raro trovare un unico cestino per tutti i tipi di spazzatura; questa suddivisione aiuta sia il riciclo sia il controllo sulla qualità della raccolta.
Luogo | Tipologia di rifiuti accettati | Note sulla gestione |
---|---|---|
Distributori automatici | Bottiglie PET, lattine, imballaggi | Cestini separati; raccolta frequente |
Stazioni ferroviarie | Bottigliette, biglietti usati, snack | Sorveglianza costante; raccolta differenziata |
Centri commerciali/uffici/condomini | Tutti i tipi (secondo regolamento interno) | Accesso riservato; regole interne severe |
Comments are closed