La potatura è fondamentale per qualsiasi tipo di pianta, ma è parimenti importante rispettare i tempi di ogni specie per evitare di danneggiarla. Anche il gelsomino, con il suo portamento rampicante e i suoi fiori bianchi, non fa eccezione. Con l’arrivo della stagione calda, infatti, molti si chiedono se si può potare il gelsomino in estate. Magari perché sta invadendo il giardino del vicino o perché ha perso la propria forma. Ecco, allora, come fare senza rischiare di rovinare la pianta.
Quando potare il gelsomino in estate
Il miglior periodo per potare il gelsomino è indubbiamente la fine dell’estate, tra la seconda metà di agosto e l’inizio di settembre. Questo momento è perfetto perché la maggior parte delle varietà di gelsomino completa la fioritura primaverile-estiva, ed è pronta per essere sfoltita leggermente.
Perché proprio a fine estate? In questo periodo, le temperature iniziano appena a calare, la pianta non è più stressata dal caldo e ha tempo sufficiente per irrobustirsi in vista dell’autunno, evitando shock termici. Da evitare, invece, totalmente le potature in piena estate (luglio e prima metà di agosto).
Cosa fare se il gelsomino è in fiore
D’altra parte, invece, si può potare il gelsomino quando è in fiore? A volte, infatti, la fioritura potrebbe prolungarsi fino alla fine dell’estate. Cosa fare in questo caso? È sconsigliato procedere alla potatura, perché si rischia di eliminare i rami che stanno producendo fiori o boccioli. Se, però, vedi rami secchi, danneggiati o troppo disordinati che rovinano la chioma, puoi intervenire delicatamente con dei piccoli.

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Potare il gelsomino dopo la fioritura è l’ideale
La vera occasione per una potatura più decisa arriva dopo la fioritura estiva. È proprio in questo arco di tempo che puoi accorciare i rami sfioriti, eliminare parti secche e definire la struttura della pianta, correggendo eventuali squilibri e inestetismi.
Un taglio accurato dopo la fioritura, infatti, stimola il gelsomino a emettere nuovi rami per la stagione successiva e previene l’invecchiamento precoce della pianta.

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Quando va potato il rincospermo
Ci sono, poi, altre specie di piante che assomigliano al gelsomino, ma appartengono a una specie differente. Il rincospermo, per esempio, si può facilmente confondere con il gelsomino.
Qui le esigenze di potatura sono molto più ridotte, ma comunque potrebbe essere necessario sfoltire i rami vecchi o troppo lunghi. Anche in questo caso, la potatura ideale avviene subito dopo la fioritura, che in Italia cade tra giugno e luglio.

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Gelsomino di notte: come potarlo?
Ancora un’altra storia se si parla del gelsomino notturno, scientificamente parlando Cestrum nocturnum. Questa specie, incredibilmente profumata nelle sere estive, non va potata nella stagione più calda, perché proprio allora è al massimo della sua bellezza.
Piuttosto, vale la pena intervenire a fine estate o ad inizio autunno, una volta che la maggior parte della fioritura si è esaurita. Anche in questo caso è consigliabile limitarsi a tagliare i rami sfoltiti, limitare quelli troppo lunghi e dare una forma ordinata alla chioma. Ricorda di maneggiare il Cestrum con guanti: tutte le parti della pianta, infatti, possono essere tossiche se ingerite.

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