Alla scoperta della Baia del Silenzio, un angolo ligure incantato

Il territorio italiano è ricco di luoghi che sembrano usciti direttamente da una fantasia o da un sogno ad occhi aperti. Uno di questi è senza alcun dubbio la Baia del Silenzio. Situata nella riviera ligure di Sestri Levante, si tratta di una piccola insenatura dal fascino antico, abbracciata da case color pastello, barche di pescatori e sabbia dorata che si riflette nell’acqua cristallina. 

Per tutti questi motivi la baia è presa d’assalto da migliaia di visitatori che, anche per poche ore, desiderano essere avvolti dalla sua atmosfera raccolta, romantica e quasi senza tempo. Oltre alla bellezza paesaggistica, questo luogo nasconde però anche storie, regole da rispettare e tante curiosità che meritano di essere scoperte.

Dove si trova la Baia del Silenzio ligure?

Per raggiungere la Baia del Silenzio ci si deve dirigere verso Sestri Levante, lungo la costa orientale della Liguria. La cittadina è facilmente raggiungibile sia in macchina che in treno, trovandosi a circa 50 km da Genova e 60 km da La Spezia. Il centro storico di Sestri Levante è peraltro situato su un piccolo istmo naturale che divide due baie: da un lato la più ampia e vivace Baia delle Favole, dall’altro la più raccolta e suggestiva Baia del Silenzio; è per questo motivo che Sestri Levante è chiamata Città dei due mari.

Per accedere in modo diretto e senza troppi problemi è sufficiente dirigersi verso la stazione ferroviaria, attraversando il centro storico. Si tratta di una piacevole passeggiata lungo le caratteristiche vie lastricate di Sestri Levante, tra botteghe e palazzi storici, fino ad arrivare a Via Portobello, la strada che costeggia l’arenile. 

Ed è proprio qui che lo sguardo si apre sulla visione indimenticabile della baia, racchiusa da case liguri affacciate direttamente sul mare e protetta da scogli naturali che la riparano dal vento e dalle onde.

baia del silenzio sestri levante

Giorgio Galeotti – CC BY-4.0 / Wikimedia Commons

Le regole per visitarla

Trattandosi di un luogo capace di attrarre l’attenzione di molti grazie alla sua bellezza naturale, è stato necessario definire alcune regole per mantenere intatto il suo valore naturale. In particolare il Comune di Sestri Levante ha introdotto delle limitazioni, soprattutto durante la stagione estiva, per evitare il sovraffollamento e garantire un’esperienza rispettosa sia per i residenti che per i turisti. 

  • È vietato fumare sull’arenile durante i mesi estivi.
  • Non è consentito portare animali domestici in spiaggia tra le ore 8:00 e le 20:00 da giugno a settembre.
  • Sono vietati giochi con la palla, musica ad alto volume e qualsiasi comportamento che possa turbare la quiete del luogo.
  • L’uso di ombrelloni e sdraio è consentito, ma in modo discreto e senza occupare troppo spazio.

In alcuni periodi dell’anno poi, la Baia del Silenzio è soggetta ad accesso limitato per motivi di sicurezza o manutenzione. Questo vuol dire che, in caso si volesse fare una visita, è sempre consigliato informarsi sul sito del Comune o presso l’ufficio turistico riguardo eventuali chiusure o restrizioni.

Come mai si chiama Baia del Silenzio?

Il nome Baia del Silenzio è uno dei più evocativi della Liguria, e proprio questo fascino ha attirato nel tempo viaggiatori, poeti e pittori. Ma da dove deriva esattamente questa definizione? Per comprenderne il significato è necessario far riferimento ad un racconto locale

Stando a questo, il nome originario della baia sarebbe stato Baia delle Favole, in omaggio alle storie raccontate dai pescatori ai bambini e ai viaggiatori che approdavano in questo angolo protetto del Golfo del Tigullio.

Negli anni Cinquanta, però, l’amministrazione comunale decide di dividere idealmente le due baie della città. La più grande continua ad essere denominata “Baia delle Favole” in onore dello scrittore danese Hans Christian Andersen, che ha soggiornato qui nel 1833. Quella più piccola, invece, prende il nome di Baia del Silenzio, lasciandosi ispirare dall’atmosfera intima e ovattata che l’ha sempre caratterizzata. 

Cosa fare e vedere alla Baia del Silenzio

La Baia del Silenzio non è solo un luogo da ammirare. In realtà si tratta di uno spazio che può e deve essere vissuto intensamente grazie a diverse tipologie di attività semplici. Ecco cosa è possibile fare una volta che si è arrivati in questo angolo di piccolo paradiso:

  • Fare il bagno in acque limpide: la baia è ideale per una nuotata rilassante. L’acqua è infatti generalmente calma grazie alla conformazione protetta della costa, e il fondale sabbioso la rende adatta anche ai bambini e ai nuotatori meno esperti.
  • Scattare foto indimenticabili: la luce al tramonto, i colori pastello delle case e la quiete dell’ambiente offrono scorci perfetti per gli amanti della fotografia.
  • Passeggiare al mattino presto o al tramonto: questi sono i momenti migliori per godere della baia in silenzio, magari sedendosi su una panchina a leggere o semplicemente a contemplare.
  • Partecipare a eventi culturali: in estate la baia ospita concerti, reading poetici e spettacoli teatrali, sempre nel rispetto dell’atmosfera raccolta del luogo.

Non bisogna poi dimenticare di visitare e vedere Sestri Levante. Il centro storico si trova a pochi passi dalla baia ed è possibile scoprire vicoli antichi, chiese barocche, botteghe artigiane e ristorantini tipici dove gustare la cucina locale.

Il Pescatorello di Leonardo

Tra i luoghi più fotografati e amati di Sestri Levante, c’è una piccola statua dal grande valore simbolico: il Pescatorello di Leonardo

Collocata sulla Baia del Silenzio, questa scultura bronzea raffigura un giovane pescatore seduto su uno scoglio, intento a scrutare l’orizzonte o forse a osservare il mare in attesa di una preda. La sua posa semplice e naturale, unita alla bellezza del paesaggio che lo circonda, ha fatto sì che diventasse uno dei simboli iconici della città.

La statua è stata realizzata nel 2005 dallo scultore Francesco Levaggi, artista ligure originario di Lavagna, ed è dedicata a Leonardo, un ragazzo scomparso prematuramente e molto legato al luogo. L’opera però non è solo un omaggio personale, ma anche un richiamo all’identità marinara della città e alla memoria collettiva del suo popolo. Il nome Pescatorello di Leonardo, poi, unisce idealmente il gesto del pescare, così legato alla tradizione locale, alla dolce malinconia del ricordo.

Realizzata in bronzo patinato, la statua misura poco più di un metro ed è posizionata su uno scoglio affacciato direttamente sulla Baia del Silenzio, vicino alla passeggiata pedonale che costeggia la spiaggia.

baia del silenzio sestri levante

FC-1982 – CC BY-2.0 / Wikimedia Commons

Le escursioni da fare nei dintorni

Per chi è un escursionista appassionato o semplicemente ama camminare esplorando la natura, la zona della Baia del Silenzio e quindi di Sestri Levante offre numerose opportunità. Di seguito i luoghi da non perdere:

  • Punta Manara: si tratta di un promontorio che si può raggiungere a piedi con un sentiero panoramico di circa 2 km. La vista dalla cima è spettacolare visto che lo sguardo può spaziare dalla baia fino a Portofino.
  • Sentiero dell’Alta Via dei Monti Liguri: consigliata ad escursionisti più esperti, questa rete di percorsi tocca anche l’entroterra di Sestri Levante, offrendo panorami unici tra mare e montagna.

È anche impossibile rinunciare ad una gita in barca. In particolare, presso il porto di Sestri Levante, partono tutti i giorni delle escursioni verso le Cinque Terre, Portovenere e l’area marine protetta di Portofino.

Curiosità sulla Baia del Silenzio da conoscere

La Baia del Silenzio di Sestri Levante non è soltanto una delle spiagge più belle della Liguria, ma anche un luogo ricco di fascino, storia e aneddoti particolari che meritano di essere raccontati. La sua storia è stata forgiata dalle personalità illustri della cultura che l’hanno abitata, anche se per un tempo limitato, e da alcune leggende dal sapore antico.

Partendo proprio dai nomi che qui hanno trovato un angolo di pace e ispirazione, non si può non iniziare da Hans Christian Andersen che, in qualche modo, ha forgiato il nome di Baia delle favole. Insieme a lui, però, questo luogo ha ammirato anche la musica di Richard Wagner, la mente brillante e visionaria di Guglielmo Marconi e l’autore olandese Arthur Van Schendel. Ed è proprio quest’ultimo che, dagli anni Venti in poi del secolo scorso, ha trascorso con la famiglia lunghi periodi a Sestri, nella maestosa Casa Bianca che si affaccia proprio sulla Baia.

Per quanto riguarda i racconti leggendari è fondamentale ricordare quello popolare secondo cui la Baia del Silenzio sarebbe anche il luogo dove la sirena Partenope si è rifugiata dopo essere stata scacciata dalle coste della Campania, trovando proprio in quest’area un angolo protetto dove cantare le sue incantevoli melodie. E magari lasciandosi cullare dallo sciabordio delle onde, è ancora possibile sentire l’eco della sua voce.

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