Nuove regole e dimissioni collettive per garantire trasparenza. Questo il primo atto della riforma della Commissione Paesaggio del Comune di Milano, che ha rassegnato in blocco le dimissioni dopo le note vicende giudiziarie che hanno minato la situazione relativa alle questioni urbanistiche ed edilizie.
La Giunta comunale di Milano ha approvato un aggiornamento del Regolamento della Commissione comunale per il Paesaggio, che entrerà in vigore dopo l’approvazione del Consiglio comunale. In risposta, tutti i membri attuali della Commissione hanno rassegnato le dimissioni, pur non essendo coinvolti nelle indagini della Procura di Milano su questioni urbanistiche ed edilizie.
La Commissione per il Paesaggio è un organo tecnico-consultivo che esprime pareri obbligatori ma non vincolanti su interventi paesaggistici, secondo la Legge Regionale 12/2005. Le modifiche al regolamento mirano a rafforzare l’indipendenza e la trasparenza dell’organo.
Il nuovo regolamento della Commissione Paesaggio
La nuova Commissione Paesaggio dovrà sottostare a nuove norme per garantire la trasparenza:
- Selezione diretta dei candidati: l’Avviso pubblico sarà rivolto direttamente ai professionisti, senza passare per ordini o associazioni.
- Requisiti più stringenti: esperienza minima di 10 anni per laureati e 12 per diplomati, rispetto ai precedenti 3 e 5 anni.
- Riduzione dei membri: da 15 a 11, per rendere più efficiente il processo decisionale.
- Limitazioni agli incarichi professionali: i commissari non potranno avere incarichi nel territorio comunale durante il mandato e per i 18 mesi successivi, se coinvolti in istanze esaminate dalla Commissione.
- Durata del mandato: ridotta da 4 a 3 anni, con possibilità di un solo rinnovo, per un massimo di 6 anni.
- Equilibrio di genere: almeno 5 membri del genere meno rappresentato, adeguando la soglia al nuovo numero di commissari.
Le modifiche rispondono alle indagini della Procura di Milano e all’Ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del 21 febbraio scorso, che hanno sollevato dubbi sui criteri di nomina. Il clima conseguente ha reso difficile il sereno svolgimento dei lavori della Commissione.
In una dichiarazione congiunta, i membri dimissionari hanno affermato: “Condividiamo le valutazioni dell’Amministrazione e riteniamo che siano venute meno le condizioni per un sereno svolgimento del nostro incarico. Al fine di tutelare il valore e la credibilità dell’Istituto che rappresentiamo, abbiamo deciso di agevolare la transizione verso una nuova Commissione in linea con i nuovi criteri, rimettendo il nostro mandato nelle mani del Sindaco”.
La delibera approva anche una bozza di Convenzione tra il Comune di Milano e la Città Metropolitana, permettendo di ricorrere alla Commissione Paesaggio metropolitana in caso di necessità.
Questa riforma rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e integrità nella gestione del paesaggio urbano milanese.
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