Tra costa, colline e montagne, la Calabria sa offrire ottimi vini, siano essi bianchi, rossi o rosati. Distinti da carattere, antiche tradizioni e profumi si va dal celebre Greco di Bianco DOC al corposo Cirò DOC, passando per le eccellenze delle Terre di Cosenza, Savuto e Calabria IGT. Ecco, allora, quali sono i migliori vini calabresi, come sono fatti e come abbinarli con i piatti tipici.
Greco di Bianco DOC
Il Greco di Bianco DOC è uno dei vini dolci naturali più tipici della Calabria e costituisce una vera chicca per gli appassionati. La sua denominazione di origine controllata risale già al 1980, a testimonianza di una lunga tradizione vitivinicola. Ottenuto quasi esclusivamente da uve Greco Bianco sottoposte ad appassimento, si presenta con un colore oro ambrato e aromi intensi di frutta candita, miele, fichi secchi e note floreali.
La leggenda narra che la vite “Greco di Bianco” sia stata importata in Calabria circa 2.500 anni fa dai coloni greci, che proprio sulle coste calabresi fondarono la Magna Grecia. La zona di produzione è circoscritta al territorio comunale di Bianco e a una piccola parte di Casignana, nella provincia di Reggio Calabria. Il Greco di Bianco DOC può essere provato con la pitta ‘mpigliata (un dolce tipico a base di fichi e noci) o con le crostate di agrumi locali.
Cirò DOC
Il Cirò DOC è uno dei vini principali della Calabria, oltre a essere riconosciuto tra i più antichi d’Italia. Il Cirò è tipicamente un vino rosso secco – anche se esistono versioni rosate e bianche – ottenuto in prevalenza da uve autoctone Gaglioppo. Il Cirò Rosso DOC è noto per il suo colore rubino intenso, i profumi di frutti rossi maturi, spezie dolci e note di liquirizia. In bocca si fa apprezzare per corpo e tannino ben integrato, affiancato da una gradevole freschezza.
La denominazione interessa soprattutto i comuni di Cirò e Cirò Marina, nella provincia di Crotone, ma anche parte dei comuni di Melissa e Crucoli. Si abbina perfettamente con la ‘nduja spalmata sul pane casereccio, con la pasta al ragù di capra o con le grigliate miste di carne. Il Cirò Rosato è perfetto per un antipasto di pesce azzurro o una zuppa di cozze. La variante bianca sorprende insieme a piatti di mare o insalate.

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Terre di Cosenza DOC
Tra i migliori vini calabresi non può mancare il Terre di Cosenza DOC: una denominazione giovane – istituita nel 2011 – che racchiude una sorprendente varietà di vini di qualità, espressione dei diversi terroir che caratterizzano la provincia di Cosenza. Il Terre di Cosenza DOC comprende vini rossi, bianchi e rosati, ma è noto soprattutto per le versioni riserva. I vitigni principali sono Magliocco, Greco Nero, Aglianico e la Guarnaccia.
Il vino copre un’area estesa nei comuni della provincia omonima, dai rilievi del Pollino alle pendici della Sila, includendo territori collinari e submontani. Ma come abbinarlo? I rossi più strutturati si sposano magnificamente con la cucina tipica cosentina: lagane e ceci, capretto al forno, soppressata e insaccati. I rosati sono perfetti per accompagnare pizze rustiche e antipasti misti. I bianchi freschi si abbinano a piatti di verdure.

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Savuto DOC
Il Savuto prende il nome dal fiume omonimo e viene prodotto principalmente con uve Agliano, Gaglioppo e Greco Nero, oppure Chardonnay, Greco Bianco e Malvasia Bianca. Questo vino viene prodotto in circa venti comuni tra le province di Cosenza e Catanzaro.
Grazie alla sua vivacità e alla buona acidità, il Savuto si abbina bene sia a piatti di carne che di terra. Provalo con il morzello catanzarese (uno stufato piccante di frattaglie), caponata di melanzane o taglieri di salumi. Da non perdere anche con le paste al forno o uno stocco alla calabrese.

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Calabria IGT
La Calabria IGT è una denominazione che include tutte le province della regione, abbracciando bianchi, rossi e rosati prodotti in tutta la regione. È qui che si sperimentano tradizionali o nuove declinazioni di Gaglioppo, Greco Bianco, Malvasia, Magliocco e altri vitigni minori.
Trattandosi di una denominazione estremamente versatile, la Calabria IGT si presta ad accompagnare quasi tutti i piatti tipici e i sapori locali. I bianchi esaltano antipasti di pesce e frittelle di neonata (pesciolini), i rosati sono ideali con insalate di stocco e peperoni o tartine con tonno e cipolla rossa di Tropea. I rossi più generosi richiamano primi piatti saporiti, come i fileja alla ‘nduja, carni in umido e formaggi tipici calabresi.
Gli itinerari enogastronomici in Calabria
Se ami i vini calabresi, l’ideale è visitare aziende vitivinicole per degustare i prodotti tipici. Tra le principali zone d’interesse vale la pena menzionare:
- Costa dei Gelsomini (Reggio Calabria): regno del Greco di Bianco e di agrumeti, con cantine che propongono visite guidate e degustazioni di vini dolci e moscati, spesso abbinati a marmellate e conserve locali.
- Alto Ionio Cosentino e Pollino: qui si incontrano le diverse sottozone del Terre di Cosenza DOC.
- Cirò e Cirò Marina (Crotone): patria del Gaglioppo, con numerose cantine che organizzano tour tra vigneti affacciati sul mare e pranzi con piatti locali.
- Vibo Valentia e le Serre: qui si trovano panorami collinare e grandi oliveti, in cui le cantine Calabria IGT puntano su produzioni di qualità.
I panorami e i paesaggi naturali di questi luoghi sono poi incredibili: l’ideale se cerchi un luogo tranquillo dove passare la quotidianità. Scopri con idealista le migliori aree della Calabria dove cercare case in vendita o in affitto:

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