Trovarsi alle prese con delle mosche in casa è cosa assai comune, ma spesso si sottovaluta la loro presenza finché non si fa talmente frequente da diventare opprimente. Le nidiate possono celarsi in ogni angolo della nostra abitazione se non si mantengono le giuste condizioni all’interno dell’ambiente domestico.
Per evitare spiacevoli inconvenienti, ma soprattutto per capire come agire tempestivamente per scacciare questi fastidiosi insetti, capiamo come trovare un nido di mosche in casa e cosa fare per risolvere il problema.
Ispezionare le zone della casa a rischio
Premettendo che pulire bene casa e mantenerla nelle migliori condizioni rappresenta il primo repellente per le mosche, la soluzione più pratica prevede l’esplorazione attenta dell’abitazione.
Le mosche preferiscono gli ambienti caldi e umidi in cui trovano riserve a volontà per riprodursi facilmente, dunque tutte le aree in cui possono accumularsi residui organici sono le prime da ispezionare. Tra queste cassonetti, pattumiere, dispense e spazi in cui si conservano gli alimenti, o pacchi mal conservati di cibo per i propri animali. Attenzione anche ai liquidi versati e non puliti adeguatamente: succo di frutta e alcolici in particolare attraggono facilmente le mosche.
Non bisogna sottovalutare neppure i luoghi in cui si accumula umidità in eccesso: scarichi dei bagni, vasi per le piante, eventuali zone di perdita dei tubi o dei rubinetti di casa possono trasformarsi in aree perfette per le nidiate. Tutti gli angoli poco frequentati, come le cantine o gli attici, possono celare brutte sorprese allo stesso modo.
Se non si trovano nidi di mosche neppure in queste zone, bisognerà cercare più a fondo anche nei luoghi meno ovvi: eventuali ostruzioni o accumuli di umidità, muffa e condensa in una stanza meno pulita, così come spazi appiccicosi o piccole fessure possono attirare gli insetti con facilità.

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Osservare attentamente le tracce lasciate dalle mosche
Un’alternativa valida consiste nel seguire le mosche presenti in casa e tenere sotto controllo il loro comportamento partendo dalle aree in cui sono più numerose. Se in zone piene di mosche non si riesce a notare un nido, potrebbe essere utile sfruttare la luce per cercare anche negli angoli ciechi e più bui dell’abitazione. Le mosche sono attratte dalla luce, quindi lasciare accesa un’unica fonte luminosa all’interno della stanza può aiutare a comprendere da dove sbuchino fuori.
Se sulle lampade o nelle porzioni più elevate delle pareti sono presenti macchie scure di piccole dimensioni, è possibile che siano causate dalla presenza di mosche. Tutte le zone difficili da pulire, dagli scarichi agli spazi sotto il pavimento, possono raccogliere residui di ogni genere e attirare le mosche, che a quel punto trovano un ambiente favorevole per riprodursi.
Anche pavimenti danneggiati o grate di scolo vanno sempre attenzionati per evitare che diventino un rifugio per insetti.
Nel caso in cui all’interno della casa, specie nelle zone di raccolta dei rifiuti, si trovassero larve e pupe (i cosiddetti bigattini) è altamente probabile che nelle vicinanze ci sia un luogo di riproduzione particolarmente attivo. Qualsiasi zona con presenza di rifiuti organici va controllata a fondo per capire dove potrebbe trovarsi il nido.
Stanare le mosche con delle trappole
Se non si vuole perdere troppo tempo a cercarle senza successo, è possibile adottare strategie differenti per attirare le mosche e stanarle. In ambienti lavorativi non è raro trovare retine anti-insetto, trappole luminose o pannelli collanti. Nel caso di un’abitazione, invece, è possibile usare delle vere e proprie trappole con esca da posizionare in diverse aree della casa o del giardino.
Lasciando che svolgano il loro compito sarà possibile capire quali aree coprire con maggior attenzione: più mosche sono presenti in un’area, maggiore la probabilità che ci sia un nido nelle vicinanze. Una volta scoperta l’area più frequentata, sarà possibile pianificare un intervento mirato.

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Contattare un professionista per la disinfestazione
Quindi cosa fare se si hanno delle mosche in casa e si ha il dubbio che ci sia un nido? Nei casi peggiori, soprattutto se l’infestazione di mosche si rivelasse essere già in corso, potrebbe essere necessario rivolgersi a un professionista e valutare la disinfestazione. Ciò può avvenire nel caso in cui gli insetti fossero presenti in quantità eccessive o nessuno dei metodi precedenti avesse sortito effetto, causando la proliferazione incontrollata delle mosche.
Per fortuna il problema può essere affrontato in modo efficace e duraturo. L’aiuto di un esperto permette di identificare l’origine dell’infestazione, agendo direttamente sulla fonte integrando anche numerose misure preventive da applicare in futuro per evitare che il problema si ripresenti. Il supporto di un professionista ottimizza le risorse e riduce l’uso eccessivo di prodotti chimici nella speranza di risolvere autonomamente il problema.
Nei casi peggiori, l’intervento esterno è sempre la soluzione più indicata da adottare per esser certi di debellare ogni minaccia.
Dove depongono le uova le mosche?
Più nello specifico, le mosche amano gli ambienti caldi e umidi, quindi i posti più comuni in cui potrebbero deporre le loro uova sono cucine, bagni, cantine, cassonetti dei rifiuti o spazi colmi di residui organici in decomposizione. Con fonti di cibo a volontà e un ambiente favorevole, le mosche trovano facilmente le migliori condizioni per riprodursi.
La produzione di uova è sempre abbondante (ne vengono deposte a centinaia) e durante i mesi più caldi la frequenza può aumentare addirittura ai 2/4 giorni se le condizioni sono favorevoli come quelle sopra elencate. Come se non bastasse, le femmine sono già in grado di produrre uova a 48 ore dalla nascita e le uova si schiudono nel giro di 8-72 ore.
Le femmine di mosca cercano e trovano il posto adatto attraverso dei particolari sensori olfattivi posti sulle antenne: i posti più indicati corrispondono sempre a zone ricche di materiali organici in decomposizione.
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