Il Palazzo del Podestà di Bologna, che si trova a Piazza Maggiore, rappresenta uno dei simboli più riconoscibili della città e una meta imperdibile per chi la visita. Costruito come prima sede del governo cittadino, il palazzo ha ospitato il podestà, i giudici e gli ufficiali comunali. Ecco, allora, cosa vedere al Palazzo del Podestà di Bologna, come entrarvi e tutte le curiosità su questo luogo.
Quando è stato costruito il Palazzo del Podestà di Bologna?
Seppur in forma diversa da come lo si conosce oggi, il Palazzo del Podestà esiste sin dal XIII secolo e, in particolare, la sua costruzione iniziò nel 1200-1201 circa. Il palazzo pubblico divenne, ovviamente, il fulcro della vita politica bolognese. Le sue sale ospitavano non solo il podestà, ma anche i giudici, i notai e altri funzionari comunali.
La sua funzione originaria si è mantenuta nel tempo, anche se con il passare dei secoli l’edificio ha assunto ruoli differenti, tra cui quello di tribunale e luogo per eventi pubblici. Alla metà del XIII secolo fu poi costruito il Palazzo Re Enzo, formando un grande complesso architettonico per l’amministrazione pubblica.
Tra le particolarità, inoltre, c’è anche la presenza di un voltone al piano strada, che collega due vie che passano letteralmente sotto il palazzo. Proprio sopra il voltone, infine, si trova la Torre dell’Arengo, la cui campana era utilizzata per richiamare la popolazione.

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Cosa c’è all’interno e come visitarlo
All’interno del palazzo si trova il grande Salone del Podestà, al piano nobile dell’edificio. Se un tempo fu utilizzato come aula di giustizia, andò a ricoprire anche le funzioni di Teatro Pubblico e, addirittura, campo di gioco. Affrescato nel XX secolo, i lavori in stile michelangiolesco furono restaurati nel Dopoguerra, ma non più ricollocati nel luogo originale.
Sfortunatamente, il Palazzo del Podestà non è regolarmente aperto al pubblico, ma è visitabile solo durante particolari eventi e in occasioni straordinarie, comunicate di volta in volta sui canali turistici della città.
Il “telefono senza fili”: una curiosità sul Palazzo del Podestà
Passeggiando sotto le arcate del Palazzo del Podestà, potrai provare il cosiddetto “telefono senza fili”. Questo fenomeno acustico, che si manifesta proprio sotto il celebre Voltone del Podestà, riguarda le due persone che si posizionano agli angoli opposti delle quattro colonne che sorreggono il voltone e sussurrano rivolte verso la colonna.
Oltre a questa simpatica curiosità, però, anche il Voltone ha una storia interessante. Originariamente fu sede del mercato e dei banchi dei notai. Tuttavia, fu anche utilizzato per le condanne alla berlina, ovvero l’umiliazione per i bestemmiatori, e addirittura venivano eseguite sentenze capitali. Attualmente, il Voltone ospita bar, ristoranti e anche il Bookshop della Cineteca di Bologna.

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Gli altri palazzi di Piazza Maggiore
Piazza Maggiore non ospita solo il Palazzo del Podestà, ma concentra anche tantissimi monumenti da visitare e da scoprire. Tra questi vale la pena menzionare:
- Palazzo Re Enzo: costruito tra il 1244 e il 1246, è collegato direttamente al Palazzo del Podestà e deve il suo nome al figlio dell’imperatore Federico II, Enzo di Svevia, che vi fu imprigionato per oltre vent’anni. Oggi è spesso sede di mostre ed eventi culturali.
- Palazzo d’Accursio (o Palazzo Comunale): Situato sul lato occidentale della piazza, il Palazzo d’Accursio fu sede del governo cittadino dal XIII secolo. Ospita oggi il Museo Morandi e le collezioni comunali d’arte, oltre agli uffici del Sindaco. Al lato del palazzo si trova anche la grande Biblioteca Salaborsa.
- Palazzo dei Notai: edificato tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, era la sede della potente corporazione dei notai bolognesi. La sua facciata in mattoni rossi e merlature lo rende facilmente riconoscibile accanto alla Basilica di San Petronio.
- Basilica di San Petronio: sebbene sia una chiesa e non un palazzo, la sua presenza domina la piazza. È una delle più grandi basiliche d’Europa e custodisce opere d’arte di inestimabile valore.
- Palazzo dei Banchi: collocato sul lato orientale della piazza, fu costruito nel XVI secolo per ospitare le botteghe dei banchieri cittadini. La sua elegante loggia collega Piazza Maggiore con Piazza Galvani.

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