Cosa vedere a San Francesco del Deserto a Venezia, una perla lagunare

La laguna veneziana è uno dei luoghi più affollati e popolati dal turismo di massa che, in qualsiasi stagione, si riversa su Venezia. Nonostante questo, in pochi conoscono l’esistenza di un luogo speciale, abbracciato dalle acque e capace di unire pace e spiritualità: si tratta dell’isola di San Francesco del Deserto a Venezia, incastonata nella laguna veneziana tra Sant’Erasmo e Burano, una meta poco conosciuta rispetto ai gioielli più noti di Venezia.

Origini e storia di San Francesco del Deserto

Le origini dell’isola sono antichissime, visto che risalgono addirittura all’epoca romana e bizantina. Nonostante questo, la fama di questo luogo si deve alla personalità carismatica di San Francesco, da cui deriva il suo stesso nome. 

Tutto ha inizio nel XIII secolo, quando il poverello d’Assisi fa sosta in questo luogo dopo essere tornato dall’Oriente. Qui, in particolare, aveva cercato di dialogare pacificamente con il sultano d’Egitto durante la quinta crociata, senza però ottenere l’effetto sperato.

Invitato dai frati locali, si ritira per alcuni giorni in preghiera e contemplazione proprio su quest’isola, che all’epoca era disabitata e selvaggia. Il luogo colpisce profondamente il santo per la sua solitudine e il silenzio, tanto da ispirare la costruzione di un piccolo eremo, donato poi dal doge Jacopo Tiepolo ai frati minori. Da allora l’isola prende il nome di San Francesco del Deserto, in riferimento al “deserto spirituale” tanto caro alla tradizione francescana: ossia un luogo isolato, ideale per la meditazione e la preghiera.

Nei secoli successivi, però, la sorte dell’isola ha conosciuto momenti alterni, tra cui anche una fase di abbandono durante il periodo napoleonico. In quel momento, i religiosi sono costretti ad abbandonare il convento, visto che l’isola è trasformata in un presidio militare. Solo nel 1858 i frati tornarono sull’isola, grazie all’intervento del barone Giuseppe Torre che infatti acquista il luogo e lo restituisce ai francescani. Da qual momento non ha mai smesso di essere un luogo di preghiera, silenzio e accoglienza, aperto a pellegrini e visitatori in cerca di spiritualità.

isola san francesco del deserto

ildirettore, CC-BY 3.0 / Wikimedia Commons

Come arrivare sull’isola di San Francesco del Deserto

Come tutti i luoghi avvolti da un alone di mistero, anche l’isola di San Francesco del Deserto, una tra le tante cose da vedere a Venezia, non è caratterizzata da un facile accesso. Questa infatti non è servita dai vaporetti pubblici, ed è proprio il suo “isolamento” a rendere ancora più suggestivo il luogo. Come arrivare, dunque, per poterla visitare?

  • Il punto di partenza più comodo per arrivare a San Francesco del Deserto è senza alcun dubbio Burano, a sua volta facilmente raggiungibile da Venezia con il vaporetto ACTV linea 12 da Fondamenta Nove. Una volta arrivati, si può prendere una barca privata o un taxi acqueo.
  • Alcune agenzie turistiche locali offrono anche la possibilità di prendere parte ad escursioni guidate comprensive di trasporto, visita e spiegazioni.

Orari delle visite ed eventi a cui partecipare

Quali sono le fasce orarie per visitare questo luogo di pace e tranquillità? L’isola di San Francesco del Deserto è aperta ai visitatori solo su prenotazione, le visite sono guidate dai frati francescani e durano circa un’ora. Gli orari, inoltre, possono variare in base alla stagione e alle esigenze della comunità monastica. In linea generale è questa l’organizzazione della settimana:

  • Visite dal lunedì al sabato, al mattino e nel primo pomeriggio
  • Chiuso la domenica e nei giorni di festività religiosa.

Per non trovarsi però di fronte ad una chiusura imprevista, è sempre opportuno informarsi in anticipo per concordare la visita. Durante tutto l’anno si svolgono poi anche ritiri spirituali e incontri per gruppi di comunità religiose o semplici pellegrini a cui è possibile partecipare sotto richiesta specifica.

isola san francesco del deserto

ildirettore, CC-BY 3.0 / Wikimedia Commons

Cosa vedere e fare a San Francesco del Deserto

Una volta arrivati sull’isola San Francesco del Deserto ci si trova al centro di un’esperienza immersiva nella natura e nella spiritualità. Il luogo è infatti piuttosto piccolo ma custodisce comunque angoli di grande fascino. Ecco cosa non perdere:

  • Il convento francescano, con il chiostro seicentesco, la chiesa e le celle dei frati. Gli interni sono sobri, ma intrisi di silenzio e raccoglimento.
  • Il cipresso di San Francesco, piantato secondo la tradizione dal Santo stesso durante il suo soggiorno.
  • Il secondo chiostro, più recente, offre un punto di vista suggestivo sul paesaggio lagunare.
  • I sentieri silenziosi che attraversano l’isola tra orti e giardini curati dai frati, perfetti per momenti di meditazione o semplice contemplazione.
  • La vista panoramica sulla laguna nord, con Burano e Sant’Erasmo sullo sfondo.

Vista la natura spirituale del luogo, sull’isola non è presente alcun punto di ristoro, Per questo motivo è bene organizzarsi con acqua e snack se si viaggia in autonomia.

Cosa vedere nei dintorni

Una volta terminata la visita all’isola di San Francesco del Deserto, è naturale proseguire l’esplorazione della laguna nord. I dintorni, infatti, offrono luoghi autentici e sorprendenti tra cui:

  • Burano, famosa per le case colorate, il merletto e la cucina lagunare. Imperdibile una passeggiata lungo le calli e un pranzo a base di pesce in una delle trattorie tipiche.
  • Mazzorbo, collegata a Burano da un ponte pedonale, è meno turistica ma comunque da visitare. Ospita vigneti, orti e la chiesa di Santa Caterina.
  • Torcello, antica culla della civiltà veneziana, con la splendida Basilica di Santa Maria Assunta e il Trono di Attila.
  • Sant’Erasmo, nota come l’orto di Venezia, ideale per passeggiate in bicicletta e degustazioni di prodotti agricoli locali.
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