
La banca è un’azienda privata, ma particolare… perchè rispetto alle altre aziende, essa assolve una funzione socio/economica fondamentale : concedere credito alle famiglie e alle imprese. Per rientrare entro questo perimetro di sostegno alla economia la banca deve optare per una netta separazione tra credito e finanza.
Negli ultimi anni le banche sono state protagoniste assolute nel settore della finanza (mutui subprime, cartolarizzazioni, derivati …) allargando così la forbice tra gli investimenti finanziari e gli investimenti per lo sviluppo economico e di conseguenza è venuto meno il “contatto” con l’economia reale.
Facendo riferimento alla presenza della banca sul territorio, è esattamente in questo contesto che una società di mediazione creditizia deve incardinare la sua attività , inserendosi – appunto – tra la banca e le persone , per un rilancio economico e sociale, incoraggiando le banche ad affidarsi sempre più a società specializzate affinché queste diventino un presidio reale per famiglie ed imprese; specialmente adesso che il sistema bancario tradizionale, fondato su una presenza capillare attraverso le sue miglialia di filiali, sta tramontando. La funzione di concedere credito è importantissima per lo sviluppo del nostro benessere. In una civiltà che sta adottando, nella sua dimensione economica, un sistema monetario fondato sul debito, il denaro – sia esso banconota o moneta virtuale – sussiste prevalentemente sottoforma di debito. Questa è la formula, in estrema sintesi, della creazione della moneta. Il debito è la moneta con cui gira quasi tutta l’economia. Ora, dal nostro punto di vista, una società di mediazione creditizia dovrebbe anch’essa farsi carico di questa importante funzione sociale del Credito: da mero “risolutore di problemi” a protagonista di un nuovo patto tra banche e famiglie, avvicinando alla base, al territorio appunto, il mondo del Credito.
Altrimenti ci troveremo in un paradosso in cui il “cielo è carico d’acqua, ma non piove mai, o piove troppo poco… e il terreno è sempre più arido…”
E prendendo spunto da questo, proseguiamo in questo percorso di educazione finanziaria, spiegando le differenze che ci sono tra credito a breve, medio e lungo termine.
Il credito a breve è tipicamente quello concesso per durate inferiori ai 18 mesi.
Il credito a medio termine ha una duration compresa tra i 18 e i 60 mesi.
Oltre i 60 mesi, si parla di credito a lungo termine.
Poi esistono molteplici forme tecniche per la concessione del credito, diverse anche a seconda del soggetto finanziato : famiglia, piccola impresa, grande impresa.
Restando per adesso nell’ambito della famiglia, le forme tecniche più tipicamente utilizzate per finanziarla, sono quelle del prestito personale, prestito finalizzato, cessione del quinto dello stipendio o della pensione, mutuo chirografario, mutuo ipotecario.
Ci sarebbero anche gli affidamenti di conto corrente e altre forme ancora, ma se limitiamo l’ambito del credito a quello che ruota intorno alla casa, indubbiamente è il mutuo lo strumento principe.
Sui testi di matematica finanziaria troviamo che esistono diverse tipologie di ammortamento (=rimborso del capitale), ma nella prassi, nel 90% dei casi, l’ammortamento più utilizzato è quello “alla francese”, attraverso il quale la rata – composta da una quota interessi e una quota capitale – è sempre la stessa, a parità di tasso, ma al suo interno la quota interessi è maggiore nelle rate iniziali e tende poi progressivamente a scendere, per lasciar spazio alla quota capitale, via via che i mesi trascorrono…
Torneremo su questi argomenti nelle prossime puntate e per adesso vi lasciamo con un consiglio : affidatevi sempre a un bravo professionista, se dovete accedere al credito !
Alex Crescenzi – Personal Broker
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